LA FORMAZIONE DI UN GRUPPO DIRIGENTE E IL SUO RUOLO NEL PERCORSO DI RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA

 

Nel n. 16/settembre 2006 di «Teoria & Prassi» scrivevamo: «Per quanto riguarda i compiti dei comunisti nella fase che stiamo oggi vivendo in Italia, quella nella quale il Partito comunista deve essere ricostruito, è di vitale importanza comprendere che la sua ricostruzione non potrà avvenire se non sotto la guida di quel principio che Lenin non si stancò mai di ribadire e che fu alla base della costruzione del Partito bolscevico: non andando dalla base al vertice, ma partendo dal vertice per estendere l’azione del centro a tutte le varie parti. Nessun altro percorso è mai stato in grado di raggiungere l’obbiettivo».

Vogliamo adesso proseguire il discorso sulla ricostruzione del Partito comunista «dall’alto verso il basso» (e non viceversa), articolandolo e sviluppandolo a partire da una riflessione svolta da Gramsci, nei suoi Quaderni del carcere, sul ruolo della direzione consapevole nella lotta politica e sulla funzione dei dirigenti:

SEGUE NELLA RIVISTA