1° Maggio di lotta e solidarietà internazionalista!

 

 

Lavoratrici, lavoratori, disoccupati, studenti,

quest’anno il proletariato internazionale celebra il 1° Maggio in una situazione caratterizzata dalla crisi di sovrapproduzione, espressione delle contraddizioni irrisolvibili del sistema di sfruttamento, e da una dura offensiva reazionaria in tutti i paesi imperialisti e capitalisti.

La vita è divenuta più difficile per centinaia di milioni di lavoratori: crescita della disoccupazione, riduzione dei salari, nuovi tagli a pensioni e spesa sociale, aumento della mortalità. Per tutto il 2009 la produzione continuerà a ridursi e grandi masse saranno gettate nella miseria. 

Nonostante il tentativo dei capitalisti di approfittare della crisi per liquidare conquiste e diritti ottenuti con decenni di lotte, nonostante il tradimento riformista e la complicità dei vertici sindacali, nonostante la repressione, la marea della resistenza operaia e popolare si alza, il conflitto fra capitale e lavoro si radicalizza in molti paesi, chiarendo qual è la strada da seguire.

Ampi settori di sfruttati che non accettano di pagare la crisi capitalistica sono entrati nel fronte di lotta, altri saranno spinti a farlo per non finire in disgrazia. E al loro fianco vi sono i popoli oppressi che vogliono liberarsi dal giogo intollerabile dell’imperialismo che li sta portando alla catastrofe.

Mentre gli sforzi della borghesia di superare rapidamente la crisi si rivelano vani, maturano le premesse di lotte più vaste ed acute in cui le masse passeranno dalla difesa all’attacco contro il capitale.

Per fermare l’avanzata delle forze rivoluzionarie l’oligarchia finanziaria tende ad esercitare apertamente la sua dittatura, accentua il carattere di rapina dello stato ponendolo al servizio esclusivo dei monopoli, si prepara a cercare una via d’uscita con il riarmo e i piani di guerra.

Ma così facendo dimostra che il suo ordine non è più in grado di stabilizzarsi e contribuisce ad inasprire tutte le contraddizioni del sistema. L’intero mondo borghese va incontro a grandi movimenti rivoluzionari di massa. Si profila un nuovo periodo, nel quale si porrà il compito di seppellire il capitalismo con le sue inevitabili crisi, per passare ad un più elevato ordinamento sociale ed economico.

In questa situazione acquista maggiore importanza il 1° Maggio, giornata di dimostrazione internazionale di lotta dei lavoratori.

Nel nostro paese, per far dimenticare il carattere proletario di questa giornata assistiamo da decenni a squallide parate ed esibizioni di “rock star” organizzate dai vertici istituzionali e sindacali, allo scopo di far rimanere i lavoratori e i giovani nella passività ed allontanarli dalla lotta politica rivoluzionaria.

Dobbiamo dire basta a queste sceneggiate! Dobbiamo far rivivere il 1° Maggio nel suo vero significato, manifestando in tutti i modi possibili a difesa dei nostri interessi economici e politici, esponendo le nostre rivendicazioni immediate e storiche, fraternizzando con i lavoratori migranti, sostenendo le mobilitazioni e le iniziative di solidarietà internazionalista, riprendendo con decisione la via della lotta contro l’imperialismo e per il socialismo.

Il 1° Maggio di quest’anno deve dimostrare che gli operai e gli altri lavoratori sfruttati non si piegano ai diktat dei monopoli e dei loro governi reazionari, come quello del piduista Berlusconi, che si rifiutano di pagare la crisi dei padroni, che non vogliono morire come mosche nei cantieri e nelle officine, che non vogliono più essere sfruttati.

Questo 1° Maggio milioni di proletari di tutti i paesi scenderanno nelle strade manifestando l’esigenza di farla finita una volta per tutte con il sistema del lavoro salariato, dimostrando che l’idea dell’assalto matura di nuovo nelle loro coscienze; anche in Italia il 1° Maggio deve assumere un carattere di lotta aperta contro il dominio dei monopoli e del capitale finanziario.

Avanti per una giornata internazionale di lotta più forte e più unita! Facciamo crescere il fronte unico anticapitalista ad ogni livello! Che i migliori elementi del proletariato rompano nettamente con l’opportunismo e realizzino un’unità politica sempre più stretta con i marxisti-leninisti per ricostruire il partito comunista, strumento indispensabile per conquistare la nuova società!

 

Piattaforma Comunista