RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DI OCCUPAZIONE!

A FIANCO DELLA RESISTENZA DEI POPOLI!

VIA IL GOVERNO DI GUERRA BERLUSCONI!

 

A distanza di un anno la banditesca aggressione angloamericana contro l’Iraq si è convertita in un’illegale occupazione militare con la partecipazione di una coalizione di paesi imperialisti e stati vassalli degli U.S.A., tra cui l’Italia. Con il pretesto della “ricostruzione e della democratizzazione” dell’Iraq, le potenze occupanti vogliono saccheggiare le risorse del popolo iracheno, assoggettarlo e stabilizzare il Medio Oriente negli interessi dei monopoli finanziari.

Ma le cose non vanno secondo quanto i neocolonialisti avevano immaginato.

Il popolo iracheno, battendosi per la libertà e l’indipendenza, sta portando avanti una resistenza giusta e legittima contro le truppe di invasione ed i loro collaboratori. Ciò costituisce un serio ostacolo per i piani imperialisti. La forza e l’intensità della resistenza stanno facendo saltare gli obiettivi di dominazione dell’Iraq, rendono oltremodo difficile agli U.S.A. lo scatenamento di altre guerre ed incoraggiano ovunque l‘opposizione popolare all’imperialismo ed ai suoi cani da guardia, in primo luogo quella eroica che si sviluppa in Palestina.

In questa situazione è importante che il movimento contro la guerra continui ed estenda la sua azione di massa coordinata su scala nazionale ed internazionale. Esso è un fattore politico che indebolisce la coalizione della “guerra preventiva” guidata dagli U.S.A. e crea seri ostacoli ai guerrafondai di Washington, Londra, Roma, ecc. che cercano invano di nascondere i loro crimini.

Fermare l’aggressione al popolo iracheno ed agli altri popoli è possibile a condizione che il movimento adotti una chiara piattaforma di fronte antimperialista. Dobbiamo perciò rifiutare sia la vergognosa politica collaborazionista culminata nell’astensione dei liberaldemocratici sulla missione irachena, sia la politica opportunista e subalterna che sostiene l’internazionalizzazione ed il prolungamento dell’occupazione dell’Iraq tramite l’intervento dell’O.N.U. o della U.E.

 

·         Dimostriamo per chiedere la fine dell’occupazione dell’Iraq, della Palestina, dell’Afghanistan ed il ritiro immediato di tutte le truppe spedite all’estero sotto qualsiasi bandiera!

·         Dimostriamo per dire basta ai piani di dominazione globale dell’imperialismo U.S.A., per la cessazione degli interventi, delle minacce, del terrorismo rivolti contro Cuba, Corea del Nord, Venezuela, Colombia, Filippine, Iran, Siria, Zimbabwe, Haiti!

·         Dimostriamo per appoggiare il diritto del popolo iracheno e degli altri popoli del mondo all’autodeterminazione senza condizioni e per sostenere la loro resistenza fino alla vittoria!

·         Dimostriamo la nostra solidarietà con il popolo palestinese in lotta contro il sionismo, per i suoi diritti nazionali, compreso il diritto al ritorno!

·         Dimostriamo contro le restrizioni alle libertà democratiche conquistate dai lavoratori e contro le misure repressive adottate nei confronti degli immigrati con il pretesto della “lotta al terrorismo”!

·         Dimostriamo per il lavoro, per l’aumento delle paghe, contro i licenziamenti, contro i tagli alle pensioni ed alle spese sociali che sono l’altra faccia della politica di guerra!

·         Dimostriamo contro la partecipazione italiana all’occupazione, contro Berlusconi ed il suo traballante governo di guerra, mobilitiamoci fino a provocarne la caduta nelle piazze!

 

Continuiamo ad esprimere la nostra protesta senza se e senza ma contro la reazionaria “guerra infinita”, evitando di cadere in pericolose illusioni pacifiste o riformiste. L’imperialismo, sistema basato sul depredamento e l’oppressione di masse sterminate, si avvia verso una nuova spartizione del mondo con la forza. Lottare contro la guerra significa quindi lottare per abbattere il sistema che la genera in modo diretto ed inevitabile, sapendo che non c’è altro difensore della pace e della libertà determinato e forte come il proletariato rivoluzionario internazionale.

Per questo è essenziale rialzare la bandiera rossa e ricostruire un vero partito comunista che sappia organizzare e dirigere la lotta delle masse verso un mondo senza sfruttamento, miseria e guerre di rapina.

questo nuovo MOndo e’ possibile e necessario: si chiama socialismo!

 

"Teoria & Prassi", rivista marxista-leninista

 

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