SABATO 29 NOVEMBRE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
Giornata mondiale di
solidarietà con il popolo palestinese
La Campagna 2008 anno della Palestina, è
andata avanti anche dopo il successo politico di maggio e delle iniziative di
contestazione della Fiera del Libro di Torino dedicata a Israele e negata alla Nakba dei palestinesi. E’ davanti agli occhi di tutti il perdurante tentativo di omettere la causa
palestinese dall’agenda politica italiana. Questa sistematica omissione della
questione palestinese, rivela una complicità politica, militare, diplomatica
dei governi italiani con l’occupazione israeliana e l’apartheid contro i
palestinesi.
Occorre dunque
essere consapevoli della funzione soggettiva di una rete di solidarietà con la
Palestina come quella che dalla fine del 2001 è stata attivata intorno
all’esperienza del Forum Palestina. Spetta a questa soggettività agire affinché
la causa palestinese non venga rimossa dall’agenda politica
italiana, sia quella istituzionale che quella dei movimenti e del dibattito
politico.
Malgrado decine di formule di soluzione e i
numerosi giri di presunto negoziato, non si riesce ad uscire dall'empasse che
perdura da quindici anni, dove i governi israeliani continuano ad intensificare
la loro politica contro il popolo palestinese allargando gli insediamenti,
rafforzando i muri di separazione, continuando nelle politiche delle chiusure e
l'assedio ferreo e disumano della striscia di Gaza, considerata ormai il
carcere più grande del mondo a cielo aperto.
In queste ultime settimane assistiamo ad un
tentativo di seminare una vera e propria guerra di pulizia etnica: i coloni
israeliani attaccano adesso i palestinesi nelle loro case,soprattutto
in Cisgiordania, e la furia dei fanatici israeliani
ha seminato terrore tra la popolazione araba nella città di Akko.
Sono passati sessant'anni
dalla Nakba quando sono stati cacciati i palestinesi nel 48 dalle loro
terre e distrutti più di 400 città e villaggi palestinesi in quell'area, sono passati 41 anni dall'occupazione
israeliana del resto della Palestina nel 67, e sono passati esattamente 15 anni
dagli accordi di Oslo, e non è cambiato nulla nella politica dei vari governi
israeliani nei confronti del popolo palestinese. Alcuni regimi arabi,
corresponsabili anche della tragedia del nostro popolo sono diventati più
servili al volere americano israeliano, malgrado il
loro piano di pace che è stato respinto e gettato nella pattumiera da parte dei
governi israeliani prima e dopo Annapolis.
Il governo israeliano, appoggiato dagli Usa
suo alleato strategico, vuole sempre e comunque più terre e meno palestinesi,
più presunti negoziati e meno soluzioni concreti, continua a detenere nelle
carceri 11.000 militanti palestinesi, ha spezzettato tutta la Cisgiordania con l'orrendo muro di separazione, rendendo
infernale la vita quotidiana dei palestinesi. I due candidati alla presidenza
americana fanno a gara per esprimere obbedienza al volere dei circoli
israeliani che pretendono più armi e più soldi per proseguire nella politica di
colonizzazione e di negazione al popolo palestinese dei diritti sanciti dalle
Nazioni Unite da sessant’anni a questa parte.
I vari rounds dei
colloqui israelo palestinesi tra il governo
israeliano e l'autorità nazionale palestinese non hanno portato a nulla fino ad
oggi.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato la giornata
del 29 Novembre come giornata di solidarietà con il popolo palestinese. Nella
storia politica mondiale le Nazioni Unite, cioè la legalità internazionale,
hanno emesso decine di risoluzioni, mozioni, raccomandazioni a favore della
causa del popolo palestinese, ma i vari governi israeliani li hanno trattati
sempre da carta straccia .
La resistenza è un diritto sacrosanto di
tutti i popoli oppressi, la difesa della propria vita, dei propri diritti,
della propria terra, del proprio futuro è un diritto sancito dalle leggi
internazionali e dalle varie convenzioni soprattutto quella dei diritti
dell'uomo.
Oggi, in occasione della giornata mondiale di
solidarietà con il popolo palestinese, le comunità, le associazioni, le
organizzazioni palestinesi in Italia si appellano all'opinione pubblica
italiana, alle forze politiche, al parlamento italiano, a tutti gli amanti
della giustizia e della libertà perché dimostrino di essere a fianco della
giusta causa del popolo palestinese. Oggi, mentre assistiamo all'orrore del
ritorno di certi rigurgiti razzisti, intravediamo il pericolo di nuove guerre e
stragi di civili in Medio Oriente. Vorremo vedere gli italiani, i cittadini, le
associazioni,i comitati di solidarietà gli immigrati,
manifestare tutti insieme per il diritto all’autodeterminazione dei popoli
oppressi e il trionfo della pace e della giustizia.
E'arrivato il momento di aprire gli occhi sulla gravità
della situazione in Palestina e nei paesi limitrofi, come il Libano e la Siria,
ma anche l'Iraq e l'Afghanistan, è arrivato il momento di non illudersi più
della possibilità di risolvere tutto con la forza e con le tecnologie militari,
di non imporre soluzioni contro la volontà dei vari popoli in tutte queste
zone; la pace si conquista dando forza alle leggi internazionali, sostenendo i
principi della equità e della giustizia, sostenendo che la libertà è un diritto
di tutti, soprattutto di quelli che lottano per conquistarla da decenni.
Vorremmo vedere nel corteo di solidarietà con la Palestina tantissimi operai, tantissimi giovani, tantissime
donne, vi invitiamo tutti a manifestare con noi:
- per la fine dell’occupazione israeliana della Palestina.
- per uno stato palestinese sovrano con Gerusalemme capitale,
-per Il diritto al ritorno ai rifugiati palestinesi, come è
previsto dalla risoluzione Onu 184
- per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi nelle
carceri israeliane
- per lo smantellamento del regime di apartheid e delle
colonie israeliane
- per lo smantellamento dell'assedio imposto alla Striscia di
Gaza
- per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia–Israele e il ritiro delle truppe dai vari teatri di
guerra .
Ottobre 2008
Coordinamento delle
comunità palestinesi in Italia
UDAP ( Unione
Democratica Arabo Palestinese )
Aderiamo, partecipiamo, appoggiamo la
Resistenza palestinese! Piattaforma
Comunista.