Dichiarazione
internazionale consegnata il 10 dicembre 2008 (60° anniversario della Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’Uomo) al Presidente del Parlamento UE, alla Commissione
diritti umani UE, alla Commissione delle Petizioni UE e al Parlamento italiano.
Condanniamo la
«direttiva della vergogna»
La
direttiva adottata dal Parlamento dell’Unione Europea il 18 giugno scorso
mostra chiaramente il carattere imperialista e repressivo di questa Unione
Europea, paladina del neoliberismo e delle misure antipopolari.
Questa
direttiva che permette di imprigionare da
Si
può affermare che i governi europei quali quello Berlusconi,
Merkel, Sarkozy, Zapatero, etc. mancano totalmente di memoria storica;
dimenticano che sono gli europei che hanno colonizzato in modo barbaro il
continente americano, l’India, una grande parte dell’Asia e che,
successivamente, nel corso del 18°, 19° e 20° secolo, milioni di spagnoli, di
italiani, di tedeschi, di inglesi, di francesi, di svedesi, di portoghesi, in
breve di persone originarie da tutta l’Europa, furono obbligati ad emigrare
verso l’America, alla ricerca di una vita migliore, di un lavoro, di una
sicurezza che le guerre locali e le guerre civili (non dimentichiamo quella di
Spagna tra il 1936 e il 1939) negavano loro nel proprio paese.
Ovunque,
essi sono stati accolti ed accettati. La loro integrazione in questi paesi è
una realtà innegabile. Oggi, l’Europa
rifiuta ai popoli ciò che questi ultimi hanno offerto generosamente agli
immigranti europei.
I
popoli dell’Africa sono stati saccheggiati, massacrati; le loro economie sono
state distrutte, essi sono stati ridotti in schiavitù dai capitalisti europei (il Regno Unito, il
Belgio,
Nel
1948, fu firmata
Evo
Morales, Presidente della Bolivia,
appena ha avuto conoscenza di questa infame direttiva dell’UE, ha scritto una
lettera coraggiosa ed efficace che è stata
rapidamente sostenuta da un grande numero di personalità importanti
dell’America latina, come Corréa, Chavez ed altri. Evo Morales afferma con
pertinenza: «gli emigranti non sono responsabili dei problemi di
coesione sociale che conosce l’Europa; questi sono la conseguenza del modello
di sviluppo imposto dal Nord, che distrugge il pianeta e smembra le società
degli uomini».
Noi esigiamo dall’Unione Europea che elabori una politica
rispettosa degli immigrati, dei loro diritti, senza stigmatizzazione né
segregazione, anche se dubitiamo fortemente della sua capacità di farlo, visti
i suoi interessi capitalistici e la sua natura neoliberista. E come afferma il
presidente Morales, è tempo che i governi europei riparino «questa
volta l’immenso debito storico, economico ed ecologico che i paesi d’Europa
hanno nei confronti di una grande parte del Terzo Mondo (…). Non potete fallire
oggi nelle vostre “politiche di integrazione” così come avete fallito nella vostra pretesa «missione civilizzatrice”
al tempo delle colonie.»
I
lavoratori dell’Europa e del mondo intero devono unirsi per porre fine a questa
politica criminale e discriminatoria dell’Unione Europea reazionaria, esatto
riflesso di quella che applicano l’imperialismo nord-americano e le altre
potenze imperialiste ovunque nel mondo. La parola d’ordine che i lavoratori
francesi lanciano in questi giorni nelle vie di Parigi, con i loro fratelli
immigrati, deve risuonare con forza in tutti i paesi in cui vivono lavoratori
di altri paesi o di altri continenti, poichè è una parola d’ordine di
solidarietà, di fraternità, di rivolta contro le strategie di sfruttamento del
capitalismo: «Lavorano qui, vivono qui, restano qui!».
Adesioni:
- Partito Comunista degli Operai di Francia (PCOF)
-
Spazio Che Guevara (Francia)
-
Raggruppamento dei Circoli Comunisti: Circ.Henri Barbusse, Coord.Comunista
59/62, Circ.Comunista d'Alsazia,
Circ.Comunista della Regione Parigina
(Francia)
- Unione dei Rivoluzionari
Comunisti (URCF, Francia)
- Edizioni Democrito, Francia
- Partito Comunista di Spagna (Marxista-Leninista) (PCE (m.l)
- Gioventù Comunista di Spagna (Marxista-Leninista)
-
Unione Proletaria (Spagna)
- Piattaforma dei Cittadini Per la Repubbllica (Spagna)
-
Sodepaz (Spagna)
- Arco
(Spagna)
-
Associazione Repubblicana di Coslada (Spagna)
-
Edizioni Ottobre 17 (Spagna)
- Movimento per l’Unità del
Popolo-Republicano (MUP, Arévalo-Spagna)
- Collettivo Repubblicano "Antonio
Machado" di Segovia (Spagna)
- Ateneo Repubblicano "Gabriel
Celaya", di Elche (Spagna)
- Ciutadans per la Repubblica (Catalunya),
Spagna
- Partito Comunista Rivoluzionario di Turchia (TDKP)
- Partito del Lavoro (EMEP) - Turchia
- Movimento per la Ricostruzione del Partito Comunista di Grecia
1918-55 (MRPCG)
- Piattaforma Comunista (Italia)
- Redazione di Terra e Liberazione (Italia)
- Associazione di Volontariato e Solidarietà "Aiutiamoli a
Vivere" (Italia)
- Associazione Onlus “Uno sguardo verso Sud”(Italia)
- Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro (Italia)
- Gruppo Atei Materialisti Dialettici e loro mensile “La Voce” (Italia)
- Sindacato Lavoratori in Lotta (Italia)
- Partito dei CARC - Settore delle Relazioni Internazionali (Italia)
- Miriam Pellegrini Ferri,
Partigiana di Giustizia e Libertà
- Spartaco Ferri, Partigiano
della Divisione Garibaldi
- Giampaolo Faustini,
dirigente Fed. Provinciale di Roma della Cub Sallca
- Anita Krstic, Coordinamento Nazionale per
la Jugoslavia, Milano
- Tusio De Iuliis,
Presidente dell’Associazione "Aiutiamoli a Vivere" (Italia)
- Stefano Garroni, ricercatore CNR, Roma (Italia)
- Sandro Artioli, prete operaio (Italia)
- Enrico Giardino, Forum DAC (Italia)
- Partito Comunista degli Operai di Danimarca (APK)
- Organizzazione
Marxista-Leninista Revolusjon di Norvegia
- Piattaforma Comunista di
Norvegia (KPML)
- Organizzazione per la Costruzione di un Partito
Comunista dei Lavoratori di Germania
- Partito
Comunista di Germania (KPD)
-
Partito Comunista di Germania (Roter Morgen) – KPD
-
Partito Comunista di Germania Marxista-Leninista (Roter Stern) – KPD (m-l)
-
MLPD (Germania)
-
Sinistra Socialista di Amburgo (Germania)
- I Comunisti
- Ginevra (Svizzera)
- Proletarskaya Gazeta (Russia,
Leningrado)
- Difesa del Lavoro, Associazione
dei Sindacati dei Lavoratori di Russia
- Partito Comunista di Tutta
l’Unione (Bolscevico) – AUCP (B)
- Comune Rossa, Organizzazione di
Giovani Lavoratori (Kharkov, Ucraina)
- Organizzazione marxista degli
operai "Orion" (Lettonia)
- Partito Comunista Marxista Leninista dell’Ecuador (PCMLE)
- Partito Comunista del Messico (Marxista-Leninista) PCM (M-L)
- Partito Comunista del Lavoro della Repubblica Dominicana (PCT)
- Partito Comunista Rivoluzionario del Brasile (PCR)
- Partito Comunista del Cile PC(AP)
- Partito Comunista Marxista-Leninista del Venezuela (PCMLV)
- Corrente Comunista Gustavo Machado (Venezuela)
- Gruppo Avanzar (Argentina)
- Confederazione Contadina del Perù
- Comitato dei Rifugiati
Peruviani in Cile
- Movimento por la Costituente
Popolare (Colombia)
- Collettivo Nazionale Sindacale
Classista "Guillermo Marín" (Colombia)
- Partito Comunista degli Operai di Tunisia (PCOT)
- Partito Democratico del Lavoro di Tunisi
- Partito Comunista
Rivoluzionario del Volta (PCRV)
- Partito
Comunista Rivoluzionario della Costa d’Avorio (PCRCI)
-
Partito Comunista del Benin (PCB)
- Comitato Culturale per la
Democrazia nel Bénin (CCDB)
-
Collettivo dei militanti del Marocco, dell’Immigrazione, d’Azione e di Lotta
-
Fernent – Movimento dei Lavoratori Panafricani – Sénégal (Fernent/MTP-S)
- Reunión
de Trabajadores africanos -
- Sanfin
– La Nube del Mali
- Fronte Democratico delle
Comore
- Collettivo delle Associazioni
e degli Amici delle Comore
- Partito del Lavoro d’Iran
(PTI Toufan)
-
Democrazia Rivoluzionaria (India)
-
Nuova Iniziativa Sindacale (India)
-
Fronte dei Lavoratori del Pakistan (Pakistan Mazdur Mahaaz)
-
Partito Comunista del Pakistan (Mazdoor Kissan Party)
-
Partito Socialista di Malesia
-
Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti
(CIPOML)
IL DOCUMENTO E’ APERTO ALLA
SOTTOSCRIZIONE DI TUTTE LE ORGANIZZAZIONI
CHE SI RICONOSCONO NEI SUOI CONTENUTI.
SEGUIRA’ UNA PETIZIONE DI MASSA.