A |
metà di aprile Cuba ha ricominciato ad essere
oggetto di ingiusti e temerari attacchi del governo fascistoide di Bush che,
con gran dispendio di mezzi
pubblicitari, continua ad atteggiarsi quale massimo difensore dei
diritti umani, cercando con ciò di lavare il sangue delle migliaia di iracheni
sacrificati per il bottino petroliero e geostrategico del Medio Oriente.
Sospinti dagli
incompleti risultati in Iraq, il cui popolo non ha smesso un attimo di
resistere, i terroristi di stato della Casa Bianca vanno avanti coi loro piani
di dominazione mondiale. Rumsfeld, il Segretario alla Difesa, intervistato
su una possibile aggressione a Cuba ha
detto: "per adesso, no, ora stiamo occupandoci dell'Iraq e ci preoccupa
la Siria ...però, ebbene, se nel futuro vedremo che a Cuba ci sono armi di
distruzione in massa, allora, dovremmo agire.". Meno male che hanno
già dato per conclusa la guerra contro l'Iraq…
In maniera documentata
le autorità dell'isola maggiore delle Antille hanno dimostrato che mister
Cason, addetto al commercio degli Stati Uniti presso L'Avana, non solo non
applica gli accordi sulla migrazione tra i due stati, ma, insieme alla mafia
fascista dei gusanos cubani di Miami, ha diretto attività di
destabilizzazione che vanno dal sequestro di imbarcazioni, all’incoraggiamento
ai “balseros”, fino al finanziamento di alcuni giornalisti, scrittori ed altri
traditori della patria, completate con iniziative di ingiuste ed ingiustificate
risoluzioni di condanna nella Commissione di Diritti umani dell'ONU al fine
di rilanciare la campagna mondiale
contro l'indipendenza di Cuba. In generale, si tratta di un piano di
destabilizzazione.
L'aggressione yankee
non è consistita solo nel disumano blocco economico approvato con la legge
Helms-Burton deli 1992, poi indurita nel ‘99. Ricordiamo che nel 1996 e ‘97 ci
sono stati attentati terroristici negli hotel di Cuba per sabotare le entrate
del turismo. Sono state fatte esplodere anche delle bombe, a pochi giorni della
visita del Papa, nel 1997. Inoltre oggi, di nuovo e come parte del complotto
eversivo, quegli stessi servizi segreti che viaggiavano con le telecamere nei
carri armati statunitensi che distruggevano all'Iraq, hanno installato le
telecamere in diversi posti dell'estesa costa della Florida per filmare lo show
dell’arrivo dei balseros che “scappano dal regime cubano"
aspettandoli con in mano la legge di Riparazione Cubana, (detta “piede
bagnato-piede asciutto”) che non li considera migranti al pari dei messicani
che attraversano illegalmente il confine, bensì "esiliati","
“eroi" o "dissidenti che fuggono", quando in realtà possono
uscire legalmente da Cuba se solo gli Stati Uniti attuassero gli accordi sulla
migrazione.
L'Isola di Martì,
facendo uso del suo diritto all'autodeterminazione ed alla sovranità nazionale
non si arrende. Le sue istituzioni statali, rappresentative della volontà
popolare, hanno preso nuove misure e applicato la legge condannando i
cospiratori con le sanzioni stabilite dal suo codice penale; tra esse, la pena
di morte per i sequestratori di un'imbarcazione che hanno minacciato o messo a
rischio la vita dei suoi occupanti. Un'azione legale e legittima che gli
aggressori yankee utilizzano per deformare la realtà dell’Isola.
La decisione del popolo
cubano, del suo Stato e del suo governo è di non capitolare davanti
all'imperialismo yankee, così come è stata ratificata, per l’ennesima volta,
nel discorso del Presidente della Repubblica di Cuba, Fidel Castro, pronunciato
nella Piazza della Rivoluzione lo scorso Primo Maggio: "In un giorno
come oggi, data gloriosa dei lavoratori che commemorano l’assassinio dei cinque
martiri di Chicago, dichiaro, a nome del milione di cubani qui riuniti che
faremo fronte a tutte le minacce, non cederemo davanti ad alcuna pressione, e
siamo disposti a difendere la Patria e la Rivoluzione, con le idee e con le
armi, fino all'ultima goccia di sangue".
Le forze e le persone
amanti del progresso sociale, della democrazia per il popolo e della sovranità
nazionale devono serrare le file sviluppando attività solidali con Cuba
rivoluzionaria ed antimperialista. La principale minaccia per i paesi del mondo
è l'imperialismo, specialmente quello yankee.
Colombia,
maggio 2003
Partito
Comunista della Colombia (marxista-leninista)
Comitato
Esecutivo Centrale