DICHIARAZIONE
CONGIUNTA
I proletari e le masse
popolari italiane hanno sperimentato in questi anni governi di centrodestra guidati da Berlusconi e governi di centrosinistra guidati da Prodi e D’Alema,
comprendenti anche RC e PdCI.
Questi governi hanno
attaccato e peggiorato le condizioni di vita e di lavoro. In questi ultimi anni
abbiamo subito tagli dei salari, anche a causa del carovita, precarietà per
effetto delle Leggi Treu e Biagi, intensificazione
dello sfruttamento, omicidi bianchi a fronte di aumento dei profitti, taglio
delle pensioni e delle spese sociali con aumento invece dei finanziamenti dei
padroni, delle spese militari. Sì è accentuato un generale immiserimento
delle masse lavoratrici a fronte dell'aumento dei profitti e delle rendite
finanziarie.
E' avanzato un processo
reazionario di ristrutturazione dello Stato e della società, in forme
autoritarie e moderno fasciste con generalizzarsi di
legislazione d'emergenza, repressione, clima da Stato di polizia.
E' peggiorata la condizione
giovanile con la riforma Moratti mantenuta in piedi
dal governo Prodi.
Viene attaccata sempre di più la condizione delle donne
sul lavoro e nella vita sociale; avanza sotto la guida del Vaticano un attacco clerico-fascista al diritto d'aborto e
all'autodeterminazione delle donne.
E' proseguita la
persecuzione dei comunisti e delle organizzazioni proletarie e di classe, così
come la protezione dei fascisti con la criminalizzazione dell'antifascismo
militante.
Le leggi razziste, antimmigrati del governo Berlusconi
sono state sostanzialmente mantenute, ed anzi sono aumentate aggressioni e
clima da pogrom sotto il governo Prodi.
Si è intensificato il ruolo
imperialista dell'Italia in Afghanistan, in Libano, in alleanza/subordinazione
con gli USA.
Si è scesi in campo nei Balcani al fianco del nuovo Stato fantoccio del Kossovo, e si prosegue nell'allargamento delle Basi
militari e nei nuovi armamenti.
Alle lotte popolari per la
salute, contro l'alta velocità e la crisi dei rifiuti, si è risposto con la
repressione e la negazione delle esigenze delle popolazioni.
La corruzione politica e il
sistema di casta si sono confermate ed estese anche all'ombra dei governi di
centrosinistra.
Per questo, noi comunisti
invitiamo i proletari e le masse popolari a dire NO alle due forme dei governi
della borghesia, pronte anche ad associarsi in una grande coalizione
antioperaia, ad avanzare nella lotta di classe e di massa in tutti i campi
sociali e politici, a battersi per un'alternativa a questi governi: un GOVERNO
OPERAIO, cha sorga dal movimento di lotta delle masse sfruttate ed oppresse e
sia sostenuto dagli
organismi di base e di lotta del proletariato e delle masse popolari, in marcia
verso l'alternativa socialista.
Vogliamo un governo operaio,
anticapitalista, realmente democratico e popolare, che soddisfi le
rivendicazioni politiche ed economiche delle masse lavoratrici e realizzi
cambiamenti radicali, attraverso l'espropriazione dei principali mezzi di
produzione e di scambio e la loro sottoposizione al controllo della classe
operaia, che aprano la strada alla trasformazione dell'intero ordinamento
economico e sociale nella
direzione del socialismo.
La formula del “governo
operaio”, serve oggi a propagandare le soluzioni dei comunisti ai problemi che
attraversano la vita quotidiana dei proletari e delle masse popolari.
Serve a chiarire che per la
classe operaia e le masse popolari non esistono soluzioni parlamentari dei loro
problemi fondamentali, a far comprendere che la classe operaia è la sola classe
che può dar vita ad un
governo che non s’inchini all’altare del profitto e delle
istituzioni borghesi, ma sia deciso ad uscire dalla crisi sconfiggendo il
capitalismo.
Serve a propagandare e
ridare dignità e forza alla prospettiva del potere proletario e del socialismo
e del comunismo.
28 marzo 2008 (137°
anniversario della Comune di Parigi, primo governo operaio)
Piattaforma Comunista
Proletari Comunisti
Invitiamo le forze
comuniste, rivoluzionarie, di classe a sottoscrivere la presente dichiarazione