«Eluana è morta 17 anni fa»
Due giorni or sono, Eluana Englaro - dopo 17 anni di vita puramente vegetativa nei quali la sua corteccia cerebrale ha
cessato di funzionane in seguito al grave
incidente di cui la ragazza fu vittima - è stata ricoverata a Udine nella casa
di riposo "La Quiete" dove un'équipe medica
ridurrà gradualmente, fino alla cessazione definitiva, la nutrizione
artificiale e l'idratazione a cui è sottoposto il corpo di Eluana.
E subito si è scatenata, in
obbedienza ai dettami del Vaticano, la canea reazionaria che parla falsamente
di eutanasia, di attentato alla vita umana, ecc. Il «ministro della Sanità» del
Vaticano, cardinale Barragan, ha gridato ai quattro
venti che si sta commettendo un «vero e proprio omicidio».
Tutto ciò è falso. Nulla viene imposto ad Eluana. La Corte
di Cassazione, con una sentenza, ha riconosciuto che - in adempimento di una
volontà espressa, a suo tempo, in piena coscienza e lucidità dalla ragazza - si deve
permettere che venga esercitato un diritto della persona, il diritto a disporre
liberamente della propria vita.
Il giorno stesso del ricovero di Eluana, la televisione ha intervistato Amato De Monte,
primario del primo reparto di anestesia dell'Ospedale universitario di Udine,
che guiderà l'équipe medica incaricata di interrompere
la nutrizione artificiale e l'idratazione. Alla domanda dell'intervistatrice
«Eluana
soffrirà?», De Monte ha risposto nettamente: «Eluana
non soffrirà, perché è morta 17 anni fa».
Con queste semplici parole egli ha
fatto giustizia della campagna terroristica e reazionaria a
cui stiamo assistendo in questi giorni.
Ma il ministro Sacconi, il governo Berlusconi, e tutti i servitori e giullari del Vaticano cercheranno
di impedire con tutti i mezzi ai medici di dare esecuzione alla volontà di Eluana e alla sentenza della Suprema Corte. Il governo Berlusconi abituato a governare a colpi di decreti-legge,
sta preparando un decreto d'urgenza che blocchi le operazioni di Udine.
Tutte le forze democratiche, e in primo luogo i comunisti, si mobilitino
per opporsi alla marea montante dell'oscurantismo clericale e per riaffermare il
diritto, che spetta ad ogni persona umana, di scegliere di morire con dignità.
5 febbraio 2009
Piattaforma Comunista