IL FASCISMO NON SI RIABILITA

 SI COMBATTE !

 

A coloro che si vantano d’avere memoria ed hanno bisogno di una Giornata per celebrarla. A coloro che credono davvero d’esser stati vittime di una “pulizia etnica”. A coloro che non si accorgono della riabilitazione del fascismo mascherata da Storia. Domandiamo: quanto indietro siete disposti ad andare?

Ricordate le fiamme all’hotel “Balkan” di Trieste, nel 1920? Nessuno sceneggiato televisivo le ha raccontate, ma sono esistite. Le appiccarono i fascisti. Mussolini le definì “un capolavoro”. E la Riforma Gentile del ’23? 350 mila slavi erano stati annessi all’Italia e nelle scuole veniva imposta la sola lingua italiana. Le campagne venivano sottoposte al controllo dell’esercito italiano. Ricordate il Regio decreto del ’27? Le terre strappate agli sloveni, le cooperative, le chiese, le scuole slave chiuse. Il boia che finì a Piazzale Loreto  disse: “questi slavi barbari e inferiori parleranno soltanto italiano”. E le condanne a morte degli oppositori , pronunciate dal Tribunale di guerra di Lubiana? E i campi di concentramento fascisti, come quelli di Arbe e Renicci? Ma le carogne fasciste fanno finta di non ricordare.

I nipotini dei tiranni parlano di “storia scritta dai vincitori” e si atteggiano a vittime della crudeltà umana: cercano di ricrearsi una verginità, con la complicità delle più alte cariche istituzionali dello Stato che omettono colpevolmente di dire che le foibe, fino al ’43, venivano utilizzate proprio dai fascisti e che l’occupazione nazifascista della Jugoslavia ha portato alla distruzione del 25% dei centri abitati e all’uccisione di 750mila serbi, 50mila ebrei, 25mila zingari, oltre a migliaia di comunisti e di altri oppositori politici.

Poi il vento è cambiato, ed è toccato ai fascisti e ai collaborazionisti finirci dentro. Ed ora si lamentano, frignano, cercano complicità negli ignoranti parlando di “pulizia etnica” subìta. Ma mentono sfacciatamente.

Potremmo stare a guardare mentre la Storia viene riscritta da malferme mani di squadristi ripuliti, più avvezzi al manganello che alla penna? Potremmo. Già lo fanno i liberal-democratici, i riabilitatori delle belve di Salò, gli intellettuali di “sinistra” ansiosi di pubblicizzare l’abiura, i conformisti salottieri d’ogni dove… Ma noi non vogliamo.

Si processano le foibe per processare la Resistenza, i suoi ideali, quello che ha significato non solo nella lotta vittoriosa contro il nazifascismo, ma anche contro il sistema capitalista che lo ha generato. Si processano le foibe per giungere alla "pacificazione" e poi riprendere col discorso neoirredentista sul confine orientale. Noi non lo permettiamo.

 

VIVA LA RESISTENZA !

VIVA I PARTIGIANI ITALIANI E JUGOSLAVI !