La controriforma Gelmini e la
privatizzazione
delle università vanno fermate con la lotta!
Il processo di fascistizzazione
della società, già avviato in altri fronti (militarizzazione delle città,
deriva poliziesca e securitaria, politiche
ultrarazziste sull'immigrazioni) non poteva non
colpire l'istruzione e le scuole.
Nelle elementari, con la controriforma Gelmini, vengono riproposti gli schemi didattici del ventennio
fascista: dall'obbigo della divisa, fino al maestro
unico.
La trasformazione reazionaria prosegue nelle superiori, dove il voto di condotta sarà utilizzato
per la bocciatura ed è stato eliminato il limite di due settimane alle
sospensioni disciplinari.
Nel frattempo aumentano sempre più i finanziamenti
alle scuole private, spesso sotto il controllo della chiesa.
Il diritto allo studio è ormai solo sulla carta:
tra tasse d'iscrizione e caro libri per le famiglie dei lavoratori è sempre più
difficile mandare i figli a scuola.
Mentre non mancano i soldi per salvare banche,
speculatori, compagnie aeree gestite in maniera fallimentare, si tagliano
selvaggiamente i fondi per l'istruzione e per il mantenimento dei posti di
lavoro nelle scuole (ATA e professori) e nelle università.
Queste ultime vengono
trasformate in fondazioni, dove i privati, cioè i padroni, orienteranno la
formazione in base ai loro interessi di classe. Marchi informatici,
industrie militari, banche diventeranno i finanziatori delle università
in cambio di un sapere completamente asservito al profitto.
Per questo migliaia di studenti, di
insegnanti e di precari si sono mobilitati, nelle ultime settimane, al grido “non pagheremo noi la vostra crisi”.
Nuove e più dure battaglie si preparano in difesa della scuola pubblica e del
diritto allo studio!
Occorre partecipare in massa, comprendendo che
l'unica soluzione del problema della scuola, come di tutti i problemi della
società capitalistica, è quella rivoluzionaria. Solo nel socialismo
l'istruzione è assicurata a tutti gratuitamente!
E chi può compiere sino in fondo questa rivoluzione
è il proletariato, diretto dal suo Partito comunista, che oggi bisogna
ricostruire. Ogni lotta parziale, ogni giusta rivendicazione, devono essere
finalizzate a questi obbiettivi di fondo.
l
Contro l'asservimento del sapere al profitto ed i processi
reazionari in atto nelle scuole.
l
Per la difesa e il rilancio dell'istruzione pubblica,
laica, libera, gratuita, senza il ricatto dei padroni.
l
Unità con gli operai e i lavoratori in lotta contro la
politica del nascente regime Berlusconi.
Organizziamo
la mobilitazione in ogni scuola e facoltà!
Gli studenti
medi ed universitari di
Piattaforma Comunista