Dopo il boicottaggio delle
europee
FACCIAMO FALLIRE IL REFERENDUM ELETTORALE!
…“A
due settimane dalle elezioni europee, il 21 giugno, si terrà il referendum
elettorale voluto dall’asse confindustrial-vaticano di Segni e Guzzetta,
sostenuto da un’indecente combriccola bipartisan. Senza dubbio
l’obiettivo deve essere quello di far fallire questa pericolosa manovra
chiamando all’astensione, con l’obiettivo di non far raggiungere il quorum ad
un referendum che mira ad assegnare la maggioranza assoluta del Parlamento alla
singola lista che ottiene più voti delle altre.
Un
eventuale successo del SI andrebbe ad esclusivo vantaggio del partito di
Berlusconi. Incassato questo risultato il piduista di Palazzo Chigi chiamerebbe
a elezioni anticipate, per ottenere la maggioranza assoluta alla Camera e al
Senato e governare indisturbato, senza alleanze instabili con la Lega e altre
forze separatiste. Verrebbe di fatto liquidato il Parlamento, come fece
Mussolini prima con la “legge Acerbo” e poi con la “riforma Rocco”.
Allo
stesso tempo siamo tenuti a denunciare la scellerata politica di Franceschini e
D’Alema che – dopo aver criticato lo sperpero di soldi senza far cenno dei
contenuti antidemocratici del referendum – si preparano a consegnare il paese
alle forze reazionarie e fasciste in nome del “voto utile” e delle alchimie
elettorali. Proprio come agirono i liberali di Giolitti negli anni venti dello
scorso secolo.
Nessun
voto per il referendum golpista! Disertiamo le urne! Rifiutiamoci di prestarci
alle tattiche dei liberal-riformisti che aprono le porte ad un regime
autoritario e fascista! All’offensiva borghese rispondiamo costruendo uno
sbarramento d’acciaio con la lotta e l’organizzazione di classe, non uno di carta
straccia con le schede elettorali!”
Tratto
da “Scintilla” di giugno ’09, foglio politico di Piattaforma Comunista