Piattaforma Comunista aderisce e partecipa
alla manifestazione del 6 dicembre
E’ ORA CHE PAGHINO SFRUTTATORI E PARASSITI!
BASTA CON LE INFAMIE DEL CAPITALISMO!
Gli
operai Thyssenkrupp ed i loro fratelli di classe
provenienti da tutta Italia manifestano di nuovo a Torino a distanza di un anno
dall’assassinio di sette operai.
Le
grida di Antonio, Angelo, Bruno, Giuseppe, Roberto, Rocco e Rosario ancora
riempiono i nostri cuori di dolore e di rabbia.
Il
loro assassinio ha fatto riscoprire a tutti l’esistenza
e la combattività della classe operaia, l’antagonista più deciso e conseguente
del capitalismo, la cui funzione storica è quella di trascinare l’intera
umanità fuori dagli orrori dell’imperialismo.
Una
classe costretta a condizioni di vita e lavoro disumane,
che subisce in maniera diretta l’ingiustizia e la violenza borghese, che fa
sforzi enormi per arrivare alla fine del mese, mentre “lor
signori” continuano a vivere nel lusso e nello sperpero, con i conti blindati
nei paradisi fiscali.
Vediamo
bene che la crisi del sistema imperialista spinge i monopoli all’assalto. Il
governo Berlusconi, con la complicità dei “sindacati
di mercato”, concede a banche e imprese aiuti per decine di miliardi di euro, elimina
conquiste e diritti sociali ottenuti a prezzo del nostro sangue, punta a
smantellare i contratti nazionali di lavoro per salvare privilegi e ricchezze
di una minoranza insaziabile.
L’offensiva
reazionaria è diretta a scaricare sulle spalle delle masse lavoratrici tutte le
conseguenze della crisi e a smantellare le libertà democratiche. Vogliono
costruire un regime autoritario a uso e consumo dell’oligarchia finanziaria,
vogliono governare col pugno di ferro per salvare il capitalismo. Ma troveranno
pane per i loro denti!
Le
conseguenze della crisi determinano infatti una
crescita della resistenza della classe operaia e delle masse popolari. La
manifestazione odierna si inserisce dentro questo processo di ripresa. E la
prossima settimana ci sarà lo sciopero generale, scaturito dalla pressione degli
operai e del movimento degli studenti.
Si
tratta di un passaggio importante. Per difenderci in maniera più efficace e
preparare la controffensiva dobbiamo favorire la convergenza e l’unificazione
dei movimenti di lotta in un fronte unico anticapitalista, contro il programma
antipopolare di governo, Confindustria, partiti e
sindacati collaborazionisti, per far pagare la crisi a chi l’ha causata, i
capitalisti, i ricchi, i parassiti, così come esigiamo il castigo per gli
assassini della Thyssenkrupp!
Il fronte unico si deve
basare sulla spinta all’unità esistente fra gli sfruttati, sulla lotta comune
di tutti coloro che respingono i diktat padronali. Deve trovare la sua forma
organizzativa nella costruzione di organismi unitari, dal basso, con forte
contenuto politico, nei quali le masse possono raccogliersi e dare battaglia
collegando strettamente le giuste rivendicazioni alla prospettiva di un
cambiamento politico radicale.
Confluire nello sciopero generale
del 12 dicembre è l’obiettivo di tutti gli organismi e i movimenti di lotta che
si oppongono alla politica dei capitalisti e del loro governo. Dobbiamo fare di
questa giornata un momento di energica mobilitazione con la quale rigettare in
blocco la politica borghese, avanzare precise rivendicazioni, ricostruendo un
tessuto di classe sulla base della difesa intransigente dei nostri interessi e
diritti.
La mobilitazione e
l’unificazione del proletariato e dei suoi alleati su un terreno di lotta,
abbandonando le illusioni sulla “concertazione” e la “politica dei redditi”,
vanno appoggiate guardando alle dure battaglie che ci attendono.
Le
conseguenze della crisi, faranno sì che le contraddizioni del sistema
imperialista diverranno ancora più stridenti, a cominciare dalla contraddizione
fondamentale fra capitale e lavoro. Il proletariato sarà costretto a difendere
non solo gli interessi particolari di categoria, ma i propri interessi generali
di classe, che in definitiva consistono nella lotta diretta a spezzare il giogo
del capitale finanziario e dar vita ad un governo rivoluzionario degli operai e
degli altri lavoratori sfruttati, per trasformare la nostra società in una
società socialista in cui si produrrà per il benessere delle masse e non per il
profitto di pochi.
Questa è la sola via di
uscita dallo sfruttamento, dall’oppressione, dalla povertà, dalle guerre di
rapina, dal degrado sociale, morale e ambientale, inevitabili risultati
dell’imperialismo. Per andare fino in fondo c’è bisogno di uno strumento
politico: il partito comunista, il partito più avanzato di tutti, senza altri
interessi che non siano quelli del proletariato nel suo insieme. Perciò
chiamiamo tutti gli operai avanzati a compiere i passi necessari per avvicinare
la sua ricostruzione, rompendo decisamente con gli opportunisti e unendosi ai
marxisti-leninisti.
VIA DAL POTERE BERLUSCONI E I SUOI COMPLICI!
RICOSTRUIAMO IL PARTITO COMUNISTA!