Elezioni del Parlamento europeo: una truffa “democratica”

Dichiarazione di partiti e organizzazioni m-l d’Europa, membri della CIPOML

L’UE si presenta come un’isola di prosperità, sicurezza e libertà. Per le elezioni del Parlamento europeo del 9 giugno, la propaganda parla di democrazia.

I popoli non sono mai stati consultati quando l’UE è stata fondata. Era un progetto del capitale. I referendum in cui l’UE ha fallito sono stati ignorati o ripetuti finché non è emerso il risultato desiderato.

Ad esempio, quando la maggioranza del popolo danese respinse il Trattato di Maastricht nel 1992, l’anno successivo ci fu un altro referendum in cui fu raggiunta, con una propaganda incessante, un’esigua maggioranza.

Ad esempio, quando nel 2005 la “Costituzione europea”fu respinta da un’ampia maggioranza in Francia e nei Paesi Bassi, ciò non fu accettato da chi era al potere. Al contrario, i lavori sul progetto sono proseguiti con un altro nome e senza referendum, e nel 2007 fu concluso il “Trattato di Lisbona” con lo stesso contenuto.

Invece di un’isola di prosperità, sicurezza e libertà, l’UE è un progetto del capitale per un enorme mercato del lavoro con bassi salari, un enorme mercato di sbocco e uno strumento in competizione con altre potenze imperialiste. L’UE si è anche sviluppata sempre più come strumento di potere militare con armamenti e manovre militari congiunte. Con la guerra in Ucraina, questo aspetto ha assunto un significato speciale. L’UE è anche uno strumento dell’influenza neocoloniale dei monopoli in America Latina, Africa e Asia. In Europa, l’UE è una potenza imperialista in espansione con un carattere antioperaio: aumenta la concorrenza tra i lavoratori dei diversi Paesi, abbassando i salari e peggiorando le condizioni di lavoro. A scapito dei piccoli agricoltori, l’UE è anche uno strumento dell’agrobusiness, che ha rovinato migliaia di contadini.

Non al servizio della pace e dell’amicizia tra i popoli, ma del dominio dei monopoli e del capitale

Gruppi riformisti come la “Sinistra Europea”, che riunisce varie correnti riformiste, revisioniste e trotzkiste, promettono di voler “democratizzare” l’UE e trasformarla in un'”Europa democratica, pacifica, sociale ed ecologica”. Si tratta di illusioni che nascondono il dominio del capitale. Le forze progressiste vengono così imbrigliate nel carro di un progetto capitalista e imperialista. Il Parlamento europeo fa parte di questo apparato imperialista e non è un’istituzione democratica. Pertanto, non partecipiamo e non possiamo proporre alcuna lista. Inoltre, il Parlamento europeo è utilizzato dai partiti di destra per guadagnare influenza.

Invece di difendere l’UE dei monopoli, i lavoratori e i popoli devono lottare per i loro interessi e unirsi per essi. Invece di sperare in risultati elettorali nell’UE, devono opporsi allo sfruttamento e alla guerra!

Chiamiamo i lavoratori a sviluppare lotte e unità sulla base dei propri interessi di classe, contro i monopoli e l’offensiva capitalista, la reazione e la politica di guerra dell’imperialismo.

Chiamiamo allo sviluppo di una solidarietà attiva con i lavoratori e i popoli del mondo, in particolare con quei popoli che soffrono e combattono l’oppressione, l’aggressione e il saccheggio imperialista e sionista, come il popolo palestinese.

Riaffermiamo il nostro impegno per una rottura rivoluzionaria con il sistema capitalista-imperialista, per il socialismo!

Con queste intenzioni e questa prospettiva, dobbiamo lottare insieme

– Contro i bassi salari e la negazione stessa del salario!

– Contro la distruzione dei posti di lavoro!

– Per il pieno diritto di sciopero!

– Contro i tagli sociali!

– Contro lo smantellamento dei diritti democratici!

– Contro il razzismo, la divisione e il fascismo!

– Contro gli armamenti e la guerra!

– Per la pace, la solidarietà internazionale e il socialismo!

Aprile 2024

Partito Comunista degli Operai di Danimarca – APK

Partito Comunista degli Operai di Francia – PCOF

Organizzazione per la costruzione di un Partito Comunista degli Operai di Germania (Arbeit Zukunft)

Movimento per la riorganizzazione del Partito Comunista di Grecia (KKE 1919-55)

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Organizzazione marxista-leninista Revolusjon – Norvegia

Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista) – PCEML

 

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