Non stiamo lottando soltanto contro una pandemia ma per un nuovo e migliore futuro

 Dichiarazione di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti europei appartenenti alla CIPOML, aperta alle firme di forze comuniste, rivoluzionarie e antimperialiste-antifasciste europee.

Siamo nel mezzo di una grave crisi sanitaria, politica, sociale ed economica. Il virus pandemico Covid 19 ha rivelato l’esistenza di una società capitalistica incapace di fornire neppure i farmaci fondamentali, le attrezzature sanitarie e il personale necessario, soprattutto ai lavoratori e alla povera gente. Ha messo in luce l’esistenza di un sistema sanitario pubblico in ginocchio a causa di anni di tagli e di pesanti privatizzazioni a beneficio dei grandi monopoli e dei ricchi. Un sistema al limite di un collasso di efficienza. Fatali sono le conseguenze della politica capitalistica neoliberista e di austerità, che ha fatto della salute pubblica e del sistema sanitario una merce per il profitto.

Questa crisi mostra anche la grande capacità del popolo di sviluppare la sua concreta solidarietà: la borghesia invita all’ ”isolamento” e le masse popolari rispondono con spontanee espressioni di solidarietà e di sostegno della salute dei lavoratori, esigendo concrete misure di protezione.

Il sistema sanitario pubblico deve ricevere immediatamente le necessarie risorse economiche e umane per garantire la sanità pubblica. Cure sanitarie e dispositivi di protezione gratuiti.  Le strutture sanitarie private debbono essere requisite.

D’altro canto, il capitale, i grandi monopoli, hanno chiesto, con immediata avidità e su scala mai vista prima, pieno accesso ai fondi pubblici per garantire i loro profitti. La classe borghese, i suoi governi e Stati, fanno appello all’unità nazionale e allo “spirito pubblico”. In realtà stanno usando la paura e una terapia di shock per scatenare una massiccia offensiva contro i lavoratori e garantirsi contro la sottostante crisi economica che il Covit 19 ha scatenato.

I padroni hanno ottenuto mani libere per intensificare lo sfruttamento e mettere in atto ulteriori tagli alle condizioni di lavoro e di vita della classe operaia. E gli alti dirigenti dei sindacati riformisti facilitano tutto questo in nome dell’unità con gli insaziabili capitalisti.

Gli sfruttatori e i ricchi devono pagare la crisi e la pandemia con i profitti e le ricchezze rubate – non i lavoratori e le masse popolari!

Il capitale e i suoi governi non sono in guerra contro un nemico invisibile. Stanno intensificando la loro guerra di classe, chiedendo agli operai, ai giovani, alle masse popolari, di rinunciare a tutte le lotte per i loro bisogni mentre la disoccupazione, la povertà e la mancanza di servizi sociali stanno crescendo rapidamente. E’ invece il tempo di alzarsi in piedi per i nostri diritti e rivendicazioni e continuare a lottare per la giustizia sociale.

Adeguate misure di salute e sicurezza garantite per tutti i lavoratori. Stop a tutti i licenziamenti. Salario pieno, benefici sociali e reddito garantito per tutti. I governi debbono usare i bilanci pubblici per i bisogni sociali, sanitari ed economici di tutto il popolo.

In molti paesi i governi hanno dichiarato uno stato di emergenza nel quale i diritti democratici sono stati calpestati; alla polizia e alle forze armate sono stati concessi poteri illimitati per garantire la sicurezza degli Stati imperialisti e i profitti della classe dominante, non certo per la sicurezza della popolazione. La borghesia usa la pandemia per limitare le libertà dei lavoratori e ridurre al silenzio le voci critiche, per diffondere lo sciovinismo e il fascismo.

Approfittando di questa situazione l’Unione Europea, la sua Banca Centrale e la Commissione UE stanno centralizzando il loro potere. La loro unica risposta consiste nell’emettere enormi somme di miliardi di euro per difendere i profitti, mantenere e rafforzare la posizione dei monopoli europei e dell’euro nelle crisi economiche globali, mentre chiudono i confini fra i paesi e fra l’UE e il resto del mondo.

Non dobbiamo dimenticare l’ultima crisi, nelle quali le banche e le grandi imprese sono state ricoperte d’oro a spese dei popoli e come i loro profitti sono stati protetti a spese dei sistemi sanitari pubblici.

Giù le mani dai diritti e dalla libertà dei lavoratori. E’ ora, invece, di elevare le nostre richieste. Basta col libero prelevamento del capitale dai fondi pubblici e con lo sfruttamento della classe operaia a beneficio delle tasche, già piene, degli azionisti e dei loro paradisi fiscali.

E’ ora di chiedere il ritiro dei decreti sullo stato di emergenza. Di chiedere non solo il ritiro dei soldati dalle strade, ma anche il ritiro di tutti i soldati impegnati nelle guerre imperialiste, da riportare a casa e impegnare in utili lavori civili per fermare la pandemia.

L’epidemia è una tremenda minaccia per la popolazione mondiale, specialmente là dove il sistema sanitario è più debole a causa del saccheggio della ricchezza da parte degli Stati imperialisti e dei monopoli, appoggiati da governi antipopolari e corrotti. Gli imperialisti non possono lavarsi le mani da questa responsabilità. E’ l’ora di un enorme aiuto di carattere sanitario.

La classe operaia e le masse popolari stanno affrontando un complesso e pericoloso periodo, con l’approfondirsi della crisi generale della società capitalista-imperialista e l’acutizzarsi di tutte le principali contraddizioni: la classe operaia contro la classe borghese; l’imperialismo contro i popoli oppressi e le nazioni oppresse; le contraddizioni fra le potenze imperialiste e fra gli stessi monopoli per il dominio e l’egemonia mondiale.

Questo moribondo sistema non offre altro che maggior sfruttamento e maggiore ingiustizia sociale, maggior saccheggio dei popoli e maggiore devastazione del pianeta. Persino quando milioni di persone soffrono le conseguenze della pandemia, la criminale oligarchia finanziaria non cessa di speculare sull’emergenza. Di qui la necessità di una lotta rivoluzionaria per una nuova società socialista, che possa garantire il completo benessere a tutti i suoi componenti e sviluppare un’autentica solidarietà internazionale.

Noi, Organizzazioni e Partiti rivoluzionari del proletariato, facciamo appello agli operai, ai sindacalisti militanti, ai giovani, alle donne e a tutti gli strati popolari, affinché si organizzino in modo indipendente dalla borghesia, facciano parte e costruiscano un fronte unico operaio e, sulla sua base, un fronte popolare.

Rafforziamo l’unità, la solidarietà e la lotta per alzarci in piedi, rifiutando lo scenario degli attacchi della borghesia alle nostre condizioni di vita e di lavoro, e difendendo risolutamente le nostre rivendicazioni, la nostra salute, i nostri interessi. Non lottiamo soltanto contro una pandemia, ma per un nuovo e migliore futuro!

21 marzo 2020

Partito Comunista degli Operai di Danimarca – APK

Partito Comunista degli Operai di Francia – PCOF

Organizzazione per la costruzione di un Partito Comunista degli Operai di Germania (Arbeit Zukunft)

Movimento per la riorganizzazione del Partito Comunista di  Grecia (KKE 1918-1955)

Organizzazione Revolusjon  e Piattaforma Comunista (Marxista-Leninista) – KPML  (Norvegia)

Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista) – PCE ( m-l)

Partito del Lavoro – EMEP (Turchia)

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Per l’Italia, sottoscrive la dichiarazione il Coordinamento Comunista Lombardia – CCL – non aderente alla CIPOML.

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