BANGLADESH: LA LOTTA DEI LAVORATORI DEL TRASPORTO MARINO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo le seguenti corrispondenze sulla lotta dei marinai in Bangladesh provenienti da un lavoratore immigrato.

 

All'incirca di una settimana la federazione marinai (nougian) Bangladesh, con membri di 80000 persone, hanno scioperato per una settimana per avere un aumento di stipendio. Ma il governo era contrario e percià pensò a un piano per dividerli e poi la gente che non era capace a lavorare veniva licenziata. Non riuscendo a trovare la strada, scese in piazza con le guardie armate e cominciò a picchiarli ed arrestarli e in totale vennero prese 100 persone. Il giorno 13/05/2010 tutti i partiti della sinistra decisero di fare una manifestazione, ma vennero picchiati e spaccati i crani a 32 persone e ora tutti stanno all'ospedale con 6 persone molto gravi. Adesso noi operai, intelletuali, giornalisti, scrittori e lottatori che siamo protagonisti di questa storia chiediamo che vi uniate a noi a portare una soluzione e far decidere al nostro governo una giusta strada!

13.5.2010

 

In Bangladesh tutti i piccoli partiti comunisti che sono a favore dei operai, tanto fecero per far capire la richiesta al governo che infine disse di no e al contrario il ministro della comunicazione gli diede tempo per 24 ore di sciogliere questo sciopero e lo disse per ben tre volte, e se non era così gli eliminavano la patente e la licenza e li minacciavano pronunciando la parola “polizia”per fargli paura e scoraggiarli. Ma dopo tutto i marinai forti e coraggiosi non vollero accettare il patto fin quando il governo non gli aumenterà nella patente 22 punti se no non torneranno a lavorare . Il governo sta cercando di dividere questa organizzazione cosi grande e usarli come schiavi. Nel frattempo la polizia e i militari stanno cercando loro in persona di guidare le varie navi e portare la benzina per le macchine, aerei ecc. e conquistare l’organizzazione. In questo momento la federazione marinaia chiede aiuto a tutto il mondo per aiutarli a decidere il governo a far cambiare idea e aumentare i 22 punti.

15.5.2010

(lettere firmate)

 

Ringraziamo per le notizie ed esprimiamo piena solidiarietà con il coraggioso sciopero dei lavoratori del Bangladesh, che lottano uniti per ottenere aumenti salariali e rifiutare la nuova struttura delle retribuzioni approvata dal governo. Protestamo contro la repressione! Gli avvenimenti del Bangladesh, un paese schiacciato e affamato dall’imperialismo, dimostrano che siamo in presenza  di una nuova ondata della lotta di classe in tutti i continenti. Vaste masse lavoratrici si sollevano per rispondere al feroce attacco dei capitalisti e dei loro servitori. La crisi acutizza l’antagonismo fra le classi sociali e la violenza borghese non farà che affrettare la trasformazione delle lotte operaie in tempeste rivoluzionarie.

Viva la solidarietà internazionale di tutti gli sfruttati e di tutti gli oppressi! Le organizzazioni operaie e i sindacati italiani devono far sentire la loro voce in appoggio delle lotte dei lavoratori degli altri paesi!