Dichiarazione della Segreteria del Comitato Centrale  dell’AUCP(B)Partito Comunista di tutta l’Unione (Bolscevico)

 

“Sul 140° anniversario della nascita di V.I. Lenin”

 

Il 22 aprile 2010 i comunisti e i rivoluzionari di tutto il mondo, tutti coloro che credono negli ideali della libertà e dell'indipendenza dei popoli, tutti i combattenti contro l'imperialismo e la reazione, tutta l’umanità progressiva, celebrano il 140° anniversario della nascita di V.I. Lenin, il cui nome e i cui ideali sono divenuti simbolo della liberazione degli oppressi e degli sfruttati.

Nel 140° anniversario della nascita del fondatore del leninismo e dello stato sovietico, il paese di Lenin si trova nelle condizioni della restaurazione del capitalismo, che è stato avviato dal XX congresso del PCUS, il quale fu caratterizzato da una smobilitazione revisionista dei principi di V.I. Lenin che erano attuati nel VKP(b) sotto la direzione del brillante continuatore degli ideali di V.I. Lenin, J.V.Stalin.

Le classi dirigenti della Russia, che hanno stabilito una dittatura semifascista e scatenato una repressione mostruosa dietro il falso pretesto della “lotta contro il terrorismo e l’estremismo”, e che più recentemente in nome della “tutela dei minori” hanno isolato per motivi politici i bambini dai genitori, hanno gettato il paese nel baratro della miseria e della sofferenze delle masse.

Il calo assoluto della popolazione, la mortalità neonatale e infantile, l'aumento della criminalità e dell'abuso di droghe, la tratta degli schiavi, la corruzione, ecc. sono indici  ripugnanti dei quali la Russia detiene saldamente il primo posto al mondo.

Il regime che a parole avanza slogan pubblicitari anti-Nato, continua a trasformare la Russia in un'appendice delle multinazionali, esporta a prezzi di saldo le risorse minerarie del paese, mette nelle banche straniere le riserve auree della Russia, stringendo un cappio più stretto intorno alla gola del nostro paese.

Quello che sta accadendo nella Russia di oggi, è impossibile chiamarlo differentemente, è il genocidio dei popoli plurinazionali della Russia, in particolare del popolo russo.

Dopo aver vinto in Russia il capitalismo punisce la terra natia di Lenin per il leninismo, per la Rivoluzione d’Ottobre, per la costruzione del socialismo, per l'uscita dalla dipendenza, per la Grande Vittoria sul fascismo.

Gli sviluppi della situazione nel nostro paese mostrano chiaramente che l’unica via di uscita dalle condizioni odierne, l’unica via di salvezza del paese e dei popoli della Russia è la rivoluzione socialista.

Per questa ragione noi, i bolscevichi, uniti nel Partito Comunista di tutta l’Unione (Bolscevico), abbiamo alzato la Bandiera Rossa delle immortali idee di V.I. Lenin, dei suoi grandi insegnamenti. Chiamiamo i lavoratori della Russia sotto la nostra bandiera, li esortiamo a sollevarsi nella lotta per liberazione della terra natia, dei propri figli, nella lotta per la la Russia sovietica, socialista!

Lunga vita al Leninismo!