Tunisia: la repressione del regime
La sceneggiata elettorale
in Tunisa è stata denunciata e combattuta dalle forze democratiche, tra le
quali ha svolto un ruolo importante il Partito Comunista degli Operai di
Tunisia (PCOT).
Il portavoce di questo
partito, Hamma Hammami, e sua moglie, Radhia Nasraoui, avvocato e presidente
della Associazione contro la tortura, sono stati presi di mira dalla dittatura.
La situazione è per entrambi molto pericolosa.
Alcuni dati:
Al loro ritorno da Parigi
il 29 settembre scorso, dove avevano rilasciato un'intervista ad “Al Jazeera” e
a “France 24”, sono stati brutalmente picchiati all'interno dell'aeroporto
tunisino.
”Qualcuno” ha messo acido
esplosivo nell'automobile dell'avvocato Abderraouf Ayadi, che era andato all'aeroporto
ad aspettarli assieme a sua figlia Sarra (di 10 anni).
Il domicilio di Hamma e
Radhia si trova permanentemente sotto rigida sorveglianza poliziesca.
I due sono stati privati
dei passaporti ed è stato proibito loro di spostarsi.
Continuamente, con
qualsiasi pretesto, sono convocati presso la Brigata di Lotta contro il
crimine.
La stampa addomesticata
pubblica regolarmente articoli ingiuriosi dettati dal Ministero dell'Interno,
insinuando che Radhia e Hamma avrebbero aggredito “una persona” e pertanto
sarebbero stati denunciati.
Hamma Hammami è passato
alla clandestinità per analizzare la
situazione con maggiore sicurezza personale. Non crede che questa situazione
durerà per molto tempo, ed i suoi avvocati hanno presentato al pubblico ministero
della Repubblica uno scritto nel quale
affermano che il loro assisitito è disposto a presentarsi davanti la
giustizia se realmente esistono denuncie contro di lui, cosa mai confermata
dalla autorità giudiziarie.
Per impedire che il
regime agisca con totale impunità è necessario lanciare una campagna di
solidarietà con Hamma Hammami, al fine che possa far fronte alla situazione nel
miglior modo possibile. Campagna che va dall'invio di lettere alle autorità
tunisine, ai loro rappresentanti in altri paesi, a manifestazioni sotto le
ambasciate, etc., per fare presssione sul regime di Ben Alí.
(Richiesta trasmessa dal PCOT)
Protestiamo contro il regime di Ben Alì, grande amico
di Berlusconi!
Soldiarietà con Hamma Hammami e Radhia Nasraoui!