Cosa significa “rivoluzione sociale”?

La Rivoluzione d’Ottobre – generata dalla prima guerra mondiale imperialista – è l’esempio classico della rivoluzione sociale del proletariato, che si distingue nettamente da tutte le altre rivoluzioni, come le rivoluzioni borghesi, in quanto sopprimendo lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo produce i più grandi e profondi cambiamenti nella vita delle classi e dei popoli.

La rivoluzione sociale è la tappa più importante dello sviluppo sociale, una trasformazione fondamentale della vita della società, che consiste nell’abbattimento di un vecchio regime sociale, quello capitalistico, e nella costruzione di un nuovo regime sociale progressivo, il socialismo, fondato sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e di scambio.

La rivoluzione sociale del proletariato non è un accidente della storia, una deviazione dal suo cammino  normale, ma il risultato necessario, soggetto a leggi, dello sviluppo della società divisa in classi.

È un cambiamento qualitativo, rapido, un salto dall’inferiore al superiore, dall’epoca del capitalismo a quella del socialismo compiuto dalle classi sfruttate e oppresse dalla borghesia, un “fenomeno assolutamente naturale e inevitabile” (Stalin), con il quale la classe operaia si libera dal giogo capitalistico.

Alla base della rivoluzione sociale vi sono le forze produttive materiali della società che entrano in contraddizione con i rapporti di produzione esistenti, cioè con i rapporti di proprietà all’interno dei quali queste forze si erano precedentemente sviluppate, trasformandosi poi in catene.

La rivoluzione proletaria risolve questa contraddizione, abbattendo per via rivoluzionaria i vecchi rapporti di produzione e le classi dominanti che li personificano, instaurando rapporti nuovi per aprire la strada allo sviluppo della società.

Il problema fondamentale di tutte le rivoluzioni è quello del potere politico. Questo problema è possibile risolverlo all’interno di una crisi rivoluzionaria, cioè una situazione politica nella quale il trasferimento del potere dalla borghesia al proletariato diviene necessario e possibile, attraverso il rapido e violento rovesciamento della classe dominante.

Per sconfiggere le classi ostili, la volontà della maggioranza del popolo, è importante ma non basta, serve la forza organizzata e la capacità di lotta delle classi rivoluzionarie – particolarmente quella della classe più rivoluzionaria e più interessata al trionfo della rivoluzione, la classe operaia – per spezzare la forza della classe nemica nel momento decisivo e nel luogo decisivo. A tal fine è indispensabile la presenza attiva e la direzione del processo da parte del partito di tipo leninista.

La rivoluzione proletaria ha per conseguenza la trasformazione del proletariato in classe dominante che distrugge i vecchi rapporti di produzione, l’instaurazione del dominio politico del proletariato, cioè la sua dittatura rivoluzionaria, la nuova autorità basata sulla diretta iniziativa e l’organizzazione delle masse sfruttate e oppresse.

Questo comporta la demolizione del vecchio apparato statale borghese, la sua rottura e soppressione nel corso della rivoluzione, la sua sostituzione con una nuova macchina proletaria.

Tra la società capitalistica e la società comunista sta il periodo della trasformazione rivoluzionaria dell’una nell’altra. Ad esso corrisponde anche un periodo politico transitorio, nel quale lo Stato non può essere niente altro che una dittatura rivoluzionaria del proletariato, nelle sue forme specifiche.

Questo periodo è caratterizzato dalla repressione spietata della resistenza degli sfruttatori, dall’organizzazione della costruzione socialista, dalla rieducazione in massa degli uomini e delle donne nello spirito del socialismo, dalla graduale eliminazione delle classi sociali.

La rivoluzione proletaria presuppone una lotta di classe prolungata e accanita che comincia ben prima della presa del potere (periodo di preparazione alla rivoluzione) e non si esaurisce con l’assalto diretto alle fortezze della borghesia, ma deve condurre sino alla vittoria completa del socialismo e poi al comunismo, la società senza classi.

7 novembre 2023

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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