Criminale veto degli USA all’ONU
Da “En Marcha” n. 2084, organo del Partito Comunista Marxista Leninista dell’Ecuador (ampi stralci).
Il governo statunitense ha posto per la terza volta il veto a una bozza di risoluzione per “un immediato cessate il fuoco umanitario che deve essere rispettato da tutte le parti”, proposta dall’Algeria il 20 febbraio durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul massacro del popolo palestinese da parte di Israele.
La proposta mirava anche ad opporsi allo “sfollamento forzato della popolazione civile palestinese”. La solidarietà e il sostegno alla bozza di risoluzione hanno ricevuto l’appoggio di 13 Paesi (tra cui diversi Paesi arabi), l’astensione del Regno Unito e il veto degli Stati Uniti; gli USA propendono per questa posizione per la terza volta dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre, criticata anche dai loro alleati, come la Francia.
Dopo quattro mesi, le azioni dell’esercito israeliano hanno prodotto un massacro contro donne, anziani e bambini palestinesi inermi, che fanno parte di un intero popolo in lotta per la propria liberazione, i cui diritti sono stati costantemente attaccati dai governi israeliani al potere dal 1948 a oggi.
La politica militarista di Israele non ha avuto limiti, ancor più per il sostegno militare, economico e politico ricevuto dagli Stati Uniti, che considerano l’operazione fallita “Spade di ferro” come propria. Dal 27 ottobre, Israele ha marciato controcorrente, avendo come obiettivo l’annientamento del popolo palestinese, e ha mantenuto la negazione di una Palestina indipendente e, di conseguenza, del diritto a uno Stato.
(….) Oggi, più di 70.000 case sono state completamente distrutte e 290.000 parzialmente danneggiate, con il risultato che più del 60% delle strutture a Gaza sono state danneggiate o distrutte. La cosa peggiore è che circa mezzo milione di palestinesi è in preda alla disperazione a causa della carestia dilagante, con le piogge che inondano i rifugi e i campi per sfollati.
In Israele, le cose non sembrano facili per Benjamin Netanyahu. Cittadini e parenti di oltre cento ostaggi israeliani si sono mobilitati in massa nelle strade di Tel Aviv, chiedendo le dimissioni del governo e la convocazione di elezioni anticipate.
Il governo statunitense (così come quello italiano, suo vassallo, NdR) è direttamente responsabile dei bombardamenti indiscriminati e dell’offensiva di terra di Israele contro il popolo palestinese.
Scintilla n. 143, marzo 2024
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