Il nostro programma di lavoro

Sull’ultimo numero del giornale abbiamo messo in luce un’idea chiave: sono gli stessi operai avanzati a dover farsi carico della lotta per il Partito indipendente e rivoluzionario della classe.

Bisogna far comprendere a questi operai, a tutti coloro che ci seguono, che il giornale politico è una delle condizioni fondamentali per avanzare in questa lotta e partecipare come classe alla vita e alla lotta politica del paese e prendere parte a tutti i suoi più importanti avvenimenti.

Non bastano i siti internet, instagram, fb, etc., serve la stampa operaia rivoluzionaria, consistente e stabile, perchè attraverso di essa si sviluppa la propaganda e l’agitazione marxista-leninista fra le masse, si creano  legami organizzativi.

“Scintilla“ è uno dei pochi giornali comunisti esistenti. Esce come mensile (puntiamo al traguardo dei 12 numeri annui) ed ha un’importanza non ristretta ai confini nazionali.

L’obiettivo è rafforzarla come giornale politico del proletariato d’avanguardia, degli elementi avanzati e combattivi della classe operaia, dei suoi militanti più impegnati nella lotta per rovesciare l’attuale moribondo modo di produzione ed emancipare la società dalla proprietà privata borghese.

Il giornale, così come i compagni di Piattaforma Comunista, che già prima di esso e poi in concomitanza hanno redatto Teoria e Prassi, in questi anni hanno tenuta alta e viva la bandiera del marxismo-leninismo, sforzandosi di applicarlo alla situazione concreta.

Non solo l’affermazione dei principi, ma un’analisi e una valutazione seria e rigorosa della realtà, degli avvenimenti, dei dati essenziali del  momento, delle forze che vi operano, delle condizioni in cui si svolge la lotta di classe degli sfruttati, avanzando proposte pratiche, indirizzi di azione e di organizzazione per rafforzare la posizione politica della classe operaia.

Questo mentre si sono stabiliti e rafforzati collegamenti organici al livello internazionale, nella lotta per la formazione di un potente Movimento comunista internazionale (marxista-leninista), che si proietti nella ricostruzione dell’Internazionale comunista.

L’obiettivo che ci poniamo è rafforzare Scintilla come giornale al livello degli strati avanzati del proletariato, il cui ruolo può essere compreso solo all’interno della relazione fra il movimento comunista e il movimento operaio.

Un giornale che sviluppi a fondo la battaglia sui fronti della lotta di classe (politico, teorico, economico, culturale), svolgendo la funzione di portabandiera della parola d’ordine del partito indipendente del proletariato.

Realizzare questo avanzamento del giornale significa porsi immediatamente due problemi: quello del rapporto della redazione con gli elementi d’avanguardia della classe e quello del loro reciproco rapporto con la massa del proletariato, la condizione, le lotte, gli interessi,  i problemi e le aspirazioni di milioni di schiavi salariati.

Se da un lato la redazione e i compagni di Piattaforma Comunista  sono chiamati a stabilire e stringere legami più stretti con gli operai coscienti  e combattivi sintetizzando politicamente sul giornale la loro attività; dall’altro è necessario che molti comunisti senza partito e gli elementi avanzati della classe sentano Scintilla come il loro giornale e contribuiscano in differenti modi alla sua elaborazione, diffusione, raccolta di fondi, etc., inviando informazioni e lettere, mettendo in comune esperienze e forze.

E’ indispensabile che compagni, simpatizzanti e lettori proletari facciano propria la necessità di  rafforzare la rete dei corrispondenti fissi, di fare del giornale (e del sito internet) la voce delle lotte operaie più significative, in modo che figurino sulle sue pagine lettere, interviste e articoli redatti da operai avanzati, singoli e gruppi  a noi vicini.

Per crescere è necessario che Scintilla assolva al compito di essere un giornale capace di legare indissolubilmente la lotta politica rivoluzionaria a quella economica e sociale che i proletari conducono quotidianamente, che discuta di fronte a tutta la classe i problemi del movimento comunista e operaio.

Ciò anche per approfondire le questioni controverse e mettere in luce la portata delle divergenze esistenti, riconoscendo la necessità della polemica pubblica con le tendenze economiciste, revisioniste e settarie così da tracciare le necessarie linee di demarcazione con esse.

Ma per far questo è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di chi ci segue attivamente e che avverte la pressante necessità di costruire l’organizzazione per il Partito.

Sono urgenti concreti passi in avanti per unire il socialismo scientifico con il movimento operaio, ovvero portare la bandiera della rivoluzione sociale fra le masse lavoratrici e gettare le basi del  partito autonomo del proletariato.

Oggi questi due elementi sono troppo distanti e ciò indebolisce entrambi in una situazione oggettiva che invece spinge a vederli sempre più vicini, sino alla fusione.

Realizzare questo tipo di giornale e di attività non dipende solo dalla redazione e dai compagni che collaborano con essa.

I proletari avanzati che ci seguono, tutti coloro che aspirano all’emancipazione della classe operaia, non possono limitarsi a svolgere una posizione di fruitori passivi, ma sono chiamati a partecipare attivamente e collettivamente alla produzione e alla diffusione di Scintilla, numero dopo numero, dibattendo con la redazione e cooperando con essa, inviando articoli, cronache, critiche, etc., sostenendo le nostre pubblicazioni.  Finora sono pochi coloro che si sono detti interessati a questa attività  e ancora meno coloro che hanno compiuto passi concreti in tale direzione.

Decenni di predominio revisionista e di liberismo borghese hanno instillato nella testa di molti compagni la pessima abitudine di pensare ed agire come nei confronti dei giornali borghesi: “voi scrivete, noi leggiamo”, oppure “ognuno scrive per sé, sul suo blog”.

La vita di un giornale comunista si basa sulla rottura con queste logiche e deve trasformare la passività e l’individualismo in collaborazione di tutti i proletari coscienti, degli intellettuali che hanno rotto con l’ideologia borghese e piccolo borghese.

Un periodico espressione del movimento di emancipazione del proletariato non serve per appagare i bisogni individuali dei lettori, ma per suscitare e trasformare in azione militante quelli collettivi.

Per cui rilanciamo l’invito al lavoro in comune: contattateci, cooperiamo!

Sebbene lottiamo per un Partito che abbia una solidissima unità ideologica marxista-leninista, non abbiamo timore ad ampliare la discussione ed aprire le nostre pagine ad articoli e interventi di gruppi ed attivisti che nutrono un interesse sincero allo sviluppo di un’organizzazione e di un movimento rivoluzionario sulle basi della dottrina rivoluzionaria della classe operaia, ospitando i loro articoli, le loro osservazioni critiche, i loro documenti.

La causa dell’unificazione dei comunisti e degli operai avanzati non esclude affatto il confronto di opinione  tra i  proletari che accettano coscientemente il socialismo e si dedicano all’organizzazione della classe.

Al contrario, bisogna creare al dibattito un terreno più ampio e un campo d’azione più libero, combattendo lo spirito di circolo e sostituendolo con lo spirito di partito anche attraverso una comune pubblicistica che si sviluppi affrontando e dibattendo i problemi teorici e pratici del movimento comunista e operaio, le questioni di politica interna ed internazionale, etc., per offrire un orientamento rivoluzionario coerente con l’indirizzo teorico fissato su questo giornale fin dal primo numero, in lotta frontale con il revisionismo e l’opportunismo.

Lo sforzo da compiere è quello della chiarificazione delle differenze ideo-politiche per avanzare verso un superiore livello di unità, di solidità, di organizzazione, di programma, alla cui realizzazione siamo impegnati permanentemente.

Da Scintilla n. 134, maggio 2023

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