La disumana e fallimentare politica migratoria del governo Meloni

A metà luglio, l’Unione europea (UE) e il governo Meloni hanno raggiunto un accordo con l’autocrate tunisino Kais Saied in base al quale il governo di Tunisi doveva tenere i migranti fuori dall’UE, ricevendo in cambio circa 1 miliardo di euro.
Le decine di migliaia di migranti sbarcati in Italia dalla Tunisia in poche settimane (5 mila solo il 12 settembre), mostrano il fallimento di questo vergognoso accordo sbandierato da Meloni come “modello” per le relazioni fra UE e paesi del Nord Africa.
I centri di accoglienza, minati dal “decreto Cutro” che comporta la violazione dei diritti umani dei migranti e la “detenzione amministrativa”, sono al collasso. Un decreto infame, che trova le sue premesse nei decreti di Salvini e Minniti.
Il numero crescente di migranti e rifugiati è conseguenza delle politiche imperialiste. I paesi dell’Africa da cui provengono sono sfruttati dai paesi imperialisti, compresa l’Italia che si appresta a varare il “Piano Mattei” per saccheggiare le loro risorse in accordo e in rivalità con altre potenze.
Le guerre inter-imperialiste, come la guerra in Ucraina, aggravano la situazione dei popoli nei paesi dipendenti. L’aumento dei prezzi del cibo e dell’energia aumenta la povertà estrema e la fame.
La resistenza degli operai, dei contadini, delle masse contro questo saccheggio è repressa con l’aiuto di regimi dittatoriali, che ricevono armi e “aiuti in denaro” dai paesi dell’UE, fra cui l’Italia.
I paesi imperialisti e capitalisti, mentre costruiscono una “Europa fortezza” con muri sempre più alti, causando un enorme numero di vittime in mare, hanno d’altra parte bisogno di braccia da sfruttare a prezzi stracciati.
Essi assorbono brutalmente nelle file del proletariato milioni di lavoratori immigrati, selezionandoli a seconda del ruolo che occupano nella divisione internazionale del lavoro. I briganti che dirigono questi paesi parlano ipocritamente di “solidarietà”, ma rifiutano la redistribuzione dei migranti e li usano come arma nelle loro dispute economiche e politiche.
Obiettivo del governo Meloni è costringere la forza-lavoro immigrata ad una sempre più grave condizione di marginalità e schiavitù, con il ricatto permanente dell’espulsione.
Con le misure disumane e repressive che ha approvato, fra cui il restringimento del diritto di asilo e la limitazione dei permessi di soggiorno, aumenta lo sfruttamento nella maniera più spregevole, favorisce le mafie e fomenta la divisione di classe, aizzando gli operai di una nazione contro gli operai di un’altra.
Il governo Meloni copre la sua politica antioperaia e antipopolare, i suoi fallimenti in politica interna ed estera con la demagogia sociale, il militarismo e la retorica oscurantista.
Opponiamoci a questa politica infame e reazionaria e al sistema che la genera!
Basta con la criminalizzazione dei migranti, dei rifugiati e dei loro soccorritori!
Solidarizziamo con i migranti, seguendo l’esempio della popolazione di Lampedusa, favoriamo la loro organizzazione e sviluppiamo la loro coscienza di classe!
Mobilitiamoci uniti contro il governo, i padroni e i loro complici, invece che contro i migranti!
La causa dei problemi che colpiscono umanità è il sistema capitalista-imperialista, e la soluzione può venire solo dalla instaurazione per via rivoluzionaria di un ordinamento sociale nuovo e più elevato: il socialismo!
14 settembre 2023
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
Categorie
- AMBIENTE (13)
- ANTIFASCISMO (15)
- ATTUALITA' (106)
- CIPOML (48)
- DONNE IN LOTTA (14)
- ECONOMIA (27)
- ELEZIONI (5)
- FONDAZIONE PCdI (15)
- GIOVENTU’ M-L (14)
- INTERNAZIONALE (90)
- LOTTA ALLA GUERRA (51)
- LOTTA PER IL PARTITO (28)
- MEMORIA STORICA (48)
- MOVIMENTO OPERAIO (57)
- PANDEMIA (10)
- POLITICA (55)
- PRIMO MAGGIO (5)
- RIVOLUZIONE D'OTTOBRE (9)
- SCIENZA E FILOSOFIA (4)
- SCINTILLA (16)
- TESTI M-L DIGITALIZZATI (13)