L’Ottobre Rosso e la fondazione dell’Internazionale Comunista

Il primo congresso dell’Internazionale Comunista si svolse a Mosca dal 2 al 6 marzo 1919. Vi parteciparono 35 delegati con diritto di voce e di voto, che rappresentavano 19 partiti e organizzazioni, e 19 delegati con diritto di voce, rappresentanti di 16 organizzazioni.
Come si giunse a questo evento d’importanza storica?
Il fallimento della Seconda Internazionale
La fondazione dell’Internazionale Comunista fu determinata da fattori storici oggettivi e soggettivi, preparati dal corso generale dello sviluppo della lotta di classe del proletariato e maturati sotto l’impulso della vittoriosa Rivoluzione socialista d’Ottobre.
Il collaborazionismo e il rifiuto dei metodi di lotta rivoluzionari espresso dalla maggioranza dei capi dei partiti socialisti, la sostituzione del marxismo rivoluzionario con il riformismo e il nazionalismo borghese, il predominio dell’opportunismo piccolo borghese all’interno di questi partiti – fenomeni rivelatisi in tutta la loro ampiezza e gravità con lo scoppio della prima guerra mondiale imperialista – determinarono il fallimento della Seconda internazionale.
Il lungo periodo pacifico del “progresso capitalistico” in cui si sviluppò la Seconda Internazionale, la quale svolse per un certo periodo un utile lavoro preparatorio di organizzazione delle masse, si era ormai chiuso.
Dopo il 4 agosto 1914 (voto dei deputati socialdemocratici francesi e tedeschi a favore dei crediti di guerra), il movimento socialista internazionale dovette affrontare un problema urgente: ottenere una vera unità internazionale del proletariato mediante il distacco netto, aperto e definitivo dalla maggioranza dei partiti socialdemocratici, che si erano schierati a fianco della borghesia e contro il proletariato.
Solo lottando accanitamente contro i dirigenti traditori del socialismo – i Kaustky e i Plekhanov, i Vandeervelde e i Legien, i Bissolati e gli Hyndman – si sarebbe potuta formare una nuova organizzazione in sostituzione della Seconda Internazionale distrutta dall’opportunismo.
In quegli anni, l’unica grande organizzazione veramente internazionalistica era il Partito Socialdemocratico russo, diretto da Lenin. Questo partito si era posto come un obiettivo fondamentale della propria attività la fondazione di una nuova internazionale.
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