Situazione e prospettive

L’economia capitalistica mondiale aveva iniziato a riprendersi nel 2021 dalla crisi in cui era entrata a fine 2019, a seguito della stagnazione in Europa e degli effetti della pandemia. La ripresina  è durata poco. Il 2022 è stato un anno in cui l’economia ha in generale rallentato e molti paesi, in particolare quelle dell’Eurozona e il Giappone, sono entrati in stagnazione.

Nella prima metà del 2023 l’economia mondiale ha subito un ulteriore frenata. Il calo è stato più pronunciato nelle “economie avanzate”. Il tasso di crescita della produzione industriale e agricola mondiale è vistosamente rallentato, così come quello del volume del commercio , trasformandosi in una contrazione, con crescita negativa.

Quest’anno il Pil degli Usa scivolerà sotto il 2%, per scendere ancora l’anno venturo.  La Cina, alle prese con problemi di debito e bolle immobiliari, sta sperimentando problemi economici senza precedenti che avranno conseguenze a livello globale. La  Germania è già in recessione.

La rapida discesa produttiva, dei consumi e dell’export registrata negli ultimi mesi in Italia si inserisce in questa tendenza generale, che avanza in una situazione caratterizzata da alta inflazione, tassi di interesse elevati, debito crescente degli stati e guerra imperialista in corso: tutti fattori che aggravano i problemi economico-finanziari esistenti e ne preparano di nuovi.

Problemi che la classe dominante scarica sistematicamente sulla classe operaia e gli altri lavoratori sfruttati sotto forma di attacco ai salari, tagli alla spesa sociale, sanitaria, previdenziale, restrizione delle libertà democratiche,  etc.

Nelle condizioni di acutizzazione delle principali contraddizioni nel mondo capitalista-imperialista, compresa la lotta degli operai e dei popoli contro la borghesia e i suoi collaboratori, i compiti dei comunisti sono chiari.

Sappiamo che il proletariato rivoluzionario non è in grado di prendere il potere dall’oggi al domani, che le condizioni oggettive e soggettive non sono sufficientemente mature; ma sappiamo anche che abbiamo davanti a noi un nuovo periodo di rivoluzioni, le cui condizioni stanno maturando. Dobbiamo affrontare i nostri compiti con la prospettiva della lotta politica per il potere e agire di conseguenza.

Particolarmente necessario e urgente è sviluppare la propaganda comunista combinando la denuncia politica con quella economica, legando la lotta per la rivoluzione e il socialismo con la lotta quotidiana degli operai nel modo più appropriato.

Realizzare questo compito significa contribuire da un lato al processo organizzativo che porterà al Partito, dall’altro favorire l’ascesa del movimento operaio e popolare e il suo corretto orientamento politico e ideologico.

A questo scopo chiamiamo i comunisti e  gli operai avanzati a unirsi e collaborare nel modo più stretto e continuativo. Questo giornale vuole essere sempre più uno strumento di questa unione di lotta del proletariato rivoluzionario.

Editoriale di “Scintilla” n. 137 (settembre 2023)

 

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