Sosteniamo la lotta del popolo di Porto Rico per l’indipendenza e il socialismo

Pubblichiamo in questa pagina un comunicato di “Lavoratori e Studenti Comunisti per il Cambiamento Sociale” di Porto Rico.

Essendo la prima volta che presentiamo documenti di organizzazioni rivoluzionarie di questo paese, che non coincidono completamente con le nostre posizioni, ma con le quali solidarizziamo, vogliamo far presente che da 125 anni gli Stati Uniti hanno occupato Porto Rico facendone una propria colonia.

L’economia dell’arcipelago caraibico è completamente controllata dai monopoli statunitensi, in passato dalle piantagioni di zucchero e ora dalle fabbriche farmaceutiche ed elettroniche.

Nei centri commerciali, ci sono catene di negozi come Home Depot, Costco, Sams, McDonald’s, Pizza Hut, Starbucks, Walmart, tra gli altri.

A causa della mancanza di posti di lavoro e dei bassi salari, un gran numero di lavoratori portoricani ha dovuto migrare negli Stati Uniti in cerca di una vita migliore; là affrontano il razzismo, la disoccupazione e la discriminazione, costituendo una sezione supersfruttata della forza lavoro statunitense. Oggi ci sono più persone di origine portoricana negli Stati Uniti che a Porto Rico.

Gli imperialisti statunitensi hanno commesso innumerevoli crimini contro il popolo portoricano. Per decenni, il governo degli Stati Uniti ha sterilizzato il 37,5% delle donne in età fertile al fine di rallentare la crescita demografica. Inoltre, Porto Rico è stato utilizzato per basi militari (17% dell’isola) al fine di invadere paesi in America Latina, nei Caraibi e in altre parti del mondo, come il Vietnam.

Gli Stati Uniti hanno imprigionato molti leader dell’indipendenza, come Pedro Albizu Campos, i cinque nazionalisti e Juan Antonio Corretjer, e ne hanno assassinati altri, come Filiberto Ojeda Ríos e comunisti come Ángel Rodríguez Cristóbal.

Il popolo di Porto Rico ha il diritto di lottare per la propria indipendenza e per la nuova società. Ed è dovere di tutti i proletari rivoluzionari sostenere la sua lotta.

GUERRA ALLA GUERRA! NON UNA DI PIÙ!

L’aggressione, la repressione e l’ipocrisia degli Stati Uniti sono evidenziate da tre eventi accaduti il 25 luglio. In primo luogo, c’è stata l’invasione di Porto Rico nel 1898, comandata dal Generale Miles, che ha avuto un ruolo di primo piano in quasi tutte le sanguinose battaglie contro gli indiani nordamericani, inclusa la battaglia di Wounded Knee (1890), in cui l’esercito yankee massacrò più di 300 nativi della tribù Lakota.  A questa è seguita la farsa della creazione della costituzione del Commonwealth [Stato Libero Associato] di Porto Rico nel 1952, che non è né libera né associata, ma subordinata, e che ha solo il valore della carta su cui è scritta. Poi arriva l’omicidio nel 1978 di due giovani indipendentisti,  Arnaldo Darío Rosado e Carlos Soto Arriví, a Villalba, in Porto Rico, da parte delle forze repressive della polizia comandate dall’allora governatore assassino del paese, Carlos Romero Barceló e dall’FBI.

125 anni dopo l’invasione di Porto Rico da parte degli yankee, gli Stati Uniti continuano la loro politica di aggressione imperialista dalle nostre terre ad altri paesi del mondo. Con la loro politica di aggressione e genocidio, hanno dispiegato la loro brutale forza, in particolare di fronte a una possibile terza guerra mondiale che si sta profilando nuovamente volendo estendere i loro tentacoli al resto del mondo per imporre la loro democrazia borghese, come accade ora con la guerra tra Ucraina e Russia.

Dalla fondazione di quella nazione, 247 anni fa, gli Stati Uniti hanno portato avanti 230 guerre, invasioni, genocidi e aggressioni in tutto il pianeta.

Con solo il 4% della popolazione mondiale, gli Stati Uniti hanno circa 800 basi militari in tutto il mondo, drammatizzando così la loro egemonia politica, economica e militare, violando la sovranità dei popoli in nome della democrazia capitalista-imperialista.

Il bilancio militare annuale degli Stati Uniti ha raggiunto 877 miliardi di dollari nel 2022, quasi un trilione di dollari oggi (senza contare il bilancio della CIA, che è segreto), che è tre volte la spesa militare complessiva della Cina. Questo sarebbe sufficiente per fornire a tutti gli abitanti del continente africano acqua, luce, medicinali e istruzione per un anno.

Nel caso di Porto Rico, a causa della burocrazia coloniale che hanno creato, hanno imposto un consiglio di controllo fiscale che ha un mandato superiore a quello del governo eletto, per riscuotere un debito estero, imponendo condizioni di vita insostenibili alla classe operaia. È una grande ipocrisia degli Stati Uniti costringerci a pagare un debito illegale e impagabile, mentre in Ucraina sono stati spesi miliardi per una guerra il cui unico scopo è controllare le risorse naturali della regione, rafforzare la propria egemonia per interessi privati e sopprimere quella che un tempo era l’URSS (oggi Federazione Russa).

Gli Stati Uniti ci hanno imposto un sistema coloniale per gli ultimi 125 anni, dall’invasione delle nostre terre con la forza dei cannoni nella guerra ispano-americana.

Questo evento, che vogliono cancellare dalla nostra storia, mostra il carattere criminale e genocida dell’imperialismo yankee. L’imperialismo degli Stati Uniti e i suoi boia, la NATO, stanno mettendo a nudo che i loro interessi economici e politici valgono più delle vite della classe lavoratrice. Per difendere la loro egemonia e gli interessi economici, non esiteranno a ricorrere alla guerra nucleare o al fascismo, se necessario. Oggi, l’imperialismo degli Stati Uniti è un impero in declino, sfidato dalla Federazione Russa e dalla Cina. Di fronte alla minaccia di una terza guerra mondiale, chiamiamo la classe lavoratrice portoricana come parte della classe lavoratrice internazionale a unirsi contro un nemico comune che minaccia l’esistenza dell’umanità.

Come lo slogan di Lenin, come classe lavoratrice e comunisti, dichiariamo: Guerra alla Guerra! Nessun impero dura per sempre! Morte all’imperialismo, al capitalismo e al fascismo! NO alla guerra inter-imperialista! Vogliamo la pace tra le nazioni e solo la guerra tra le classi! La lotta dei lavoratori non ha confini! La classe lavoratrice non ha confini! Viva il comunismo! Viva Porto Rico libero e comunista!

Lavoratori e Studenti Comunisti per il Cambiamento Sociale 

Da “Scintilla” n. 137 (settembre 2023)

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