Via la spedizione militare Takuba dal Sahel!
Unione europea, giù le mani dalle risorse naturali dell’Africa!
Via la spedizione militare Takuba dal Sahel!
Il 17 febbraio Macron, circondato da presidenti africani (Senegal, Ghana) e da rappresentanti delle istituzioni dell’UE, ha annunciato che le truppe francesi dell’operazione Barkhane e quelle che prendono parte all’operazione Takuba lasceranno il Mali e verranno schierate in altre parti della zona del Sahel. La “guerra contro i gruppi terroristici” continuerà e i soldati degli Stati imperialisti saranno spediti in altri paesi (Togo, Benin Costa d’Avorio…).
Il 17 e 18 febbraio, i leader UE e quaranta presidenti dei 55 Stati dell’Unione africana, si sono incontrati a Bruxelles per il sesto summit UE-Africa, per stabilire una “rinnovata partnership”, con l’annuncio di 150.000.000.000 di euro di investimenti nel 2030… Una partnership basata sulla dominazione imperialista, con l’obiettivo dichiarato di opporsi alla crescente presenza economica, politica e militare di altri rivali imperialisti, specialmente la Cina e la Russia.
L’Africa è il campo di battaglia tra potenze imperialiste – gli Stati Uniti, l’UE e i suoi membri imperialisti, la Cina, la Russia – per il controllo delle materie prime, specialmente quelle essenziali per le nuove tecnologie, e di un mercato di più di un miliardo di persone…
Entrambi gli aspetti – la presenza militare degli Stati imperialisti, come le potenze imperialiste francese, tedesca, italiana e l’UE stessa, e la dominazione economica imperialista, sono collegati e devono essere denunciati.
La ritirata delle truppe dal Mali: una sconfitta militare e politica
Nel 2020, una coalizione di forze militari e speciali europee, nota come “Takuba”, è stata creata su iniziativa dell’imperialismo francese per “mettere al sicuro” il Mali da gruppi jihadisti armati. Questa nuova coalizione di 14 stati europei, si è aggiunta agli oltre 6.500 soldati dell’operazione francese Barkhane (con aerei, elicotteri, carri armati …), a centinaia di soldati degli eserciti di Burkina Faso, Chad, Mali, Niger e Mauritania, coinvolti nel G5-Sahel, e alle truppe del MINUSMA (operazione di “peace-keeping” della Nazione Unite, con 11.000 soldati che non partecipano a conflitti armati). C’è poi la missione UE di addestramento militare dell’esercito del Mali, istituita 8 anni fa.
Il risultato di questo vasto spiegamento militare è: più instabilità, più uccisioni di massa (diverse migliaia, contadini, giovani… ) dei gruppi jihadisti armati e a causa di bombardamenti aerei delle diverse coalizioni, più miseria, deportazioni di massa (oltre 2,5 milioni di persone nella regione di Sahel)…
Lo slogan “Fuori la Francia dal Mali” è divenuto più forte, in risposta all’embargo imposto al Mali dalla “Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale”, un’istituzione nelle mani delle potenze imperialiste, che colpisce principalmente gli strati poveri della popolazione del Mali.
La decisione di ritirare le truppe degli stati francesi ed europei fuori dal Mali è prima di tutto la conseguenza della montante opposizione popolare alla loro presenza, e noi la salutiamo in quanto tale.
Ma non è la fine della occupazione militare imperialista del Sahel Tuttavia, non è la fine di Takuba, anche se diversi Stati stanno riconsiderando la loro partecipazione. Dobbiamo aumentare la pressione su questi governi per farli uscire dalla
coalizione reazionaria.
Come abbiamo affermato nella nostra dichiarazione comune del luglio 2021 “No all’operazione militare europea Takuba nel Sahel”, dobbiamo continuare ad avanzare le parole d’ordine:
Fuori le truppe straniere dal Sahel!
UE e Nato, fuori dell’Africa, Barkhane e Takuba fuori dal Sahel!
UE, giù le mani dalle risorse naturali dell’Africa!
Promuoviamo la solidarietà internazionale, il diritto dei popoli a decidere il proprio futuro.
Sosteniamo i Partiti fratelli marxisti-leninisti dell’Africa che sviluppano la loro lotta rivoluzionaria contro l’imperialismo e il neo-colonialismo.
Dichiarazione della Riunione europea della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti
Partito Comunista degli Operai di Danimarca – APK
Partito Comunista degli Operai di Francia – PCOF
Organizzazione per la costruzione di un Partito Comunista degli Operai di Germania
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
Organizzazione marxista-leninista Revolusjon – Norvegia
Alleanza Rivoluzionaria del Lavoro di Serbia – RSRS
Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista) – PCEML
Partito del Lavoro (EMEP) – Turchia
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