L’ articolo che segue è stato scritto nel 1995 dal compagno Klaus Riis, all’epoca alla testa del Partito Comunista dei Lavoratori di Danimarca (APK), membro della CIPOML.
Riteniamo di grande importanza proporlo allo studio dei compagni, in un periodo di aggravamento delle più importanti contraddizioni del capitalismo morente, in cui la borghesia ricorre a tutte le sue armi ideologiche e politiche per rallentare e sviare la ripresa del movimento comunista e operaio.
Il trotzkismo è una di queste armi che viene utilizzata anche nel nostro paese, sotto diverse forme e per mezzo di differenti partiti, gruppi ed elementi.
Il movimento trotzkista ha sempre unito la sua voce a quella della borghesia che calunniava e insultava la dittatura del proletariato, l’Unione Sovietica, il Partito bolscevico e in particolare il compagno Stalin, l’Internazionale Comunista.
Oggi come ieri viene utilizzato per attaccare il marxismo-leninismo, in particolare per impedire l’unità dei comunisti su salde basi di principio, mantenere la frammentazione esistente, creare ostacoli e deviazioni nel processo di costituzione di un autentico partito comunista.
La lotta contro il trotzkismo, per combatterlo e sbaragliarlo in quanto corrente ideologica antileninista, così come contro il conciliatorismo revisionista con cui va a braccetto, è un nostro compito permanente (vedi Scintilla n. 115, maggio 2021).
Giugno 2023
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
“Il movimento trotskista mondiale”
Per molte ragioni, occorre guardare a ciò che il trotskismo e il movimento mondiale trotskista rappresentano come corrente politica e ideologica. Spesso si guarda ad essi come a qualcosa di insignificante o semplicemente come ad una tendenza di sinistra tra molte altre, con un certo numero di fazioni che si scontrano tra loro e che hanno contribuito a rappresentare caricaturalmente il “movimento trotskista”.
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