Solidarietà con il popolo palestinese! Fermare subito il genocidio a Gaza!

“Le porte dell’inferno si stanno aprendo” a Gaza e “non si chiuderanno finché Hamas non accetterà le condizioni di Israele per porre fine alla guerra, ovvero il rilascio di tutti gli ostaggi e il disarmo”. Con queste terribili parole, l’ultrareazionario ministro della difesa israeliano ha lanciato l’operazione militare di terra per prendere il controllo di Gaza City, che ha segnato l’inizio della rioccupazione dell’intera Striscia di Gaza.

Questo segna una nuova tappa nella campagna di distruzione contro il popolo palestinese. A settembre, una commissione delle Nazioni Unite ha confermato ciò che milioni di persone in tutto il mondo già sapevano: Israele sta commettendo un genocidio a Gaza. Raramente è stato così evidente che gli appelli alla pace e ai diritti umani da parte dei politicanti e degli imperialisti non sono altro che parole vuote.

Fin dalla sua fondazione, Israele è stato un ariete per gli imperialisti occidentali in Medio Oriente, in particolare per l’imperialismo USA, svolgendo un ruolo importante nell’opprimere ulteriormente i popoli e nell’assicurare il controllo imperialista e il saccheggio delle risorse della regione.

Il genocidio in Palestina e gli attacchi al Libano, alla Siria, allo Yemen e, naturalmente, all’Iran, tra gli altri, dimostrano l’aggressività non solo di Israele, ma anche degli Stati, specialmente l’imperialismo statunitense, e dei monopoli che lo sostengono per soggiogare il Medio Oriente e mantenere la loro influenza. Il cancelliere tedesco Merz lo ha dichiarato apertamente quando ha definito l’attacco di Israele all’Iran “il nostro lavoro sporco”.

Israele ha un regime di apartheid senza pari diritti. Questo regime di apartheid deve finire.

La solidarietà internazionale sta crescendo!

Ma stiamo già assistendo a una crescente resistenza in tutto il mondo. In Italia, 700.000 persone sono scese in piazza in uno sciopero generale promosso dai portuali e dai sindacati di base, chiedendo la fine del genocidio e della complicità del governo con Israele. La Sumud Flotilla, con più di 40 barche provenienti da tutto il mondo, è in viaggio verso Gaza per rompere il blocco israeliano. Ma i governi borghesi non la proteggono, chiedono di fermarsi e tornare indietro!

In tutto il mondo, la gente vede l’ingiustizia che viene fatta ai palestinesi e alza la voce. La pressione dal basso ha anche costretto vari Stati a schierarsi, almeno esteriormente, con la Palestina. Numerosi Stati riconoscono ora lo Stato palestinese, ma molti di essi continuano a collaborare con Israele. Il riconoscimento formale di uno Stato palestinese arriva troppo tardi, perché nessuna terra è realmente nelle mani del popolo palestinese, nemmeno in Cisgiordania. E a Gaza quasi tutti gli edifici sono distrutti. Questo ci dimostra che dobbiamo costringere chi detiene il potere a smettere di sostenere il genocidio, a rompere ogni relazione con l’Israele sionista aumentando la pressione di massa!

Rivendichiamo il boicottaggio e le sanzioni contro Israele, la fine dell’occupazione e dell’assedio di Gaza, la cessazione della vendita di armi e una lotta risoluta contro il sionismo.

La solidarietà e il sostegno al popolo palestinese sono importanti, ma la questione palestinese non deve essere depoliticizzata, riducendola a una questione umanitaria.

Si tratta invece di una questione politica legata al riconoscimento del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla resistenza contro gli occupanti, per la liberazione nazionale e sociale!

La solidarietà con il popolo palestinese non può essere raggiunta continuando a collaborare con l’imperialismo statunitense, la NATO e l’UE, sostenitori di Israele.

È tempo di costruire un fronte di lotta, con la classe operaia in testa, in ogni paese e a livello internazionale, per fermare il sionismo, sconfiggere la politica imperialista e i suoi collaboratori, sviluppare la solidarietà internazionale tra i lavoratori e i popoli oppressi.

Difendendo il popolo palestinese, difendiamo la causa della pace, difendiamo altri popoli dall’assalto sionista, difendiamo noi stessi dal brigantaggio imperialista e fascista che distrugge le nostre condizioni di lavoro e di vita.

Esigiamo:

– La fine di tutte le forniture di armi a Israele!

– Il cessate il fuoco immediato e il ritiro di Israele da tutti i territori occupati!

– La fine della complicità dei governi con Israele! La rottura di tutte le relazioni politiche, economiche e diplomatiche con Israele!

– La fine delle aggressioni israeliane!

– Libertà e indipendenza per la Palestina!

27 settembre 2025

Partito Comunista d’Albania – PCA

Partito Comunista degli Operai di Danimarca – APK

Partito Comunista degli Operai di Francia – PCOF

Organizzazione per la costruzione di un Partito Comunista degli Operai di Germania (Arbeit Zukunft)

Organizzazione per il partito comunista del proletariato – Italia

Revolusjon, Norvegia

Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista) – PCEML

Partito del Lavoro (EMEP) – Turchia 

 

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