Il 25 aprile del 1945 si concluse in Italia la lotta di liberazione nazionale, con la cacciata degli occupanti nazisti e la fucilazione dei capi fascisti postisi al loro servizio. Quindi la conquista delle libertà democratiche.
Il fascismo nacque e si affermò come reazione alla lotta della masse popolari, in primo luogo la classe operaia, contro il capitalismo, per i diritti dei lavoratori e per la rivoluzione socialista.
Esso si affermò come dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario.
Sul piano internazionale si caratterizzò con aggressioni ai popoli fino al loro assoggettamento, e talora fino al loro sterminio. Il fascismo italiano, rinnovò l’impresa coloniale libica, aggredì il popolo albanese, greco, abissino, finanche quello francese. Appoggiò in armi il fascismo spagnolo che lottava contro la Repubblica, istituì un sodalizio con i nazisti tedeschi contro i popoli europei fino all’aggressione all’Unione Sovietica a cui partecipò con una propria armata. Appoggiò l’occupazione della Cina da parte dei fascisti giapponesi.
La politica di aggressione culminata nella 2° guerra mondiale costò all’umanità decine di milioni di morti.
In Italia il fascismo fu sconfitto, ma non in modo definitivo. La lotta di liberazione nazionale non riuscì a diventare liberazione sociale. Dopo il ‘45, nonostante la formazione di una Repubblica democratica e antifascista, nonostante l’adozione di una Costituzione democratico-borghese avanzata, i padroni mantennero la proprietà delle fabbriche, il capitalismo e l’alta finanza, che negli anni ‘20 portarono al potere i fascisti, ripresero fiato fino a dominare il paese con i partiti borghesi conservatori e reazionari. Da subito i fascisti si riorganizzarono e si misero al loro servizio, aggredendo, complottando, uccidendo, anche con orrende stragi che insanguinarono l’Italia.
Sul piano internazionale si posero al servizio dell’imperialismo statunitense come elementi del blocco anticomunista. Un servizio che gli imperialisti utilizzarono per respingere le lotte popolari per la liberazione nazionale e per il socialismo, per abbattere, come in America Latina, legittimi governi popolari, poi sostituiti da criminali dittature fasciste.
Il Italia i processi per le stragi ben hanno evidenziato i legami tra i fascisti e gli ambienti atlantici.
Oggi l’inasprirsi dei conflitti tra gli imperialisti per la ripartizione delle sfere d’influenza per l’esportazione di merci e capitali e l’accaparramento delle materie prime, specialmente quelle strategiche, vede gli imperialisti appoggiati da un’ondata di estrema destra, della quale i fascisti sono parte integrante e in ascesa.
Contro il fascismo e l’imperialismo si impone una nuova Resistenza! Ciò significa, nel concreto, opporsi alle politiche repressive tese a limitare le libertà democratiche e a colpire le lotte dei lavoratori, opporsi alle politiche di guerra NATO e UE, al riarmo, al sionismo genocida, alle aggressioni ai popoli correlate alle guerre in corso, in Ucraina, in Medio Oriente e altrove, solidarizzare con la Resistenza del popolo palestinese.
La lezione di combattimento e unità della Resistenza è incancellabile, e l’impegno antifascista militante è di stringente attualità per battere i piani reazionari della borghesia imperialista.
Spetta al proletariato mettersi alla testa di questa nuova Resistenza, ricostituendo il proprio partito indipendente e rivoluzionario, realizzando il fronte delle forze antifasciste-antimperialiste, rinnovando le concezioni e le aspirazioni rivoluzionarie presenti nella Lotta di Liberazione, legando quindi la lotta contro l’offensiva capitalista, la reazione e le minacce di guerra all’obiettivo della rottura con il sistema vigente, per fare finalmente dell’Italia un paese socialista.
25 Aprile 2025
Militanza Comunista Toscana
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia