Chi apre la strada al fascismo?

Il terrorista fascista Valerio Fioravanti, colpevole di 95 omicidi, fra cui quelli commessi con l’inconfessabile strage di Bologna del 1980, è uno dei collaboratori de “l’Unità”, giornale diretto da Piero Sansonetti,  che già ospitava articoli del boia fascista esperto di cose americane (leggi “Stay Behind”) su “Il Riformista”.

Lo sdoganamento dei fascisti non è cosa nuova: si è passati dalla rivalutazione dei “ragazzi di Salò” da parte di Violante, ai libri di Pansa sui “vinti”, dal revisionismo storico sulle foibe e sui partigiani comunisti (vero Bertinotti?) al sacrario di Graziani costruito con i soldi della giunta Marrazzo, dalle medaglia d’oro concesse da Napolitano al prefetto fascista di Zara alla cura di Veltroni per i simboli e i luoghi fascisti, senza dimenticare nei tempi più recenti le alleanze rossobrune di Rizzo e l’invito di Landini a Meloni nel congresso Cgil.

La vergognosa vicenda che riguarda il giornale fondato da Gramsci, ucciso dal fascismo di Mussolini, dimostra che ad aprire le porte alla reazione più nera ed ai killer di regime al suo servizio sono i capi e gli intellettuali del riformismo e della socialdemocrazia.

Il loro ruolo è stato sempre quello di nascondere alle masse il carattere di classe del fascismo, di giustificare i suoi crimini, di rifiutarsi di chiamare i proletari a lottare contro le misure reazionarie della borghesia e contro i loro più spietati nemici: i fascisti.

Il fascismo viene legittimato e avanza – anche ai vertici delle istituzioni – perchè la classe operaia è divisa e disarmata dalla politica collaborazionista e “garantista” dei capi riformisti e socialdemocratici.  Per sconfiggere il fascismo ci vuole il fronte unico proletario!

Da Scintilla n. 135, giugno 2023

Enquire here

Give us a call or fill in the form below and we'll contact you. We endeavor to answer all inquiries within 24 hours on business days.



    Dimostra di essere umano selezionando albero.

    Piattaforma Comunista