Dal 1980 sono stati smantellati 700 posti letto ospedalieri ogni 100.000 abitanti. Secondo
WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 1980, i posti letto erano 922 per 100.000
abitanti; nel 2013 solo 275. Significa che fino al 2013 (sette anni fa) siamo passati da
595.000 posti letto a 165.000.
Se oggi vi fosse lo stesso numero di letti ospedalieri del 1980, avremmo a disposizione
oltre 15.000 postazioni di terapia intensiva.
Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è sotto attacco da anni.
Lo Stato e i governi hanno sperperato in ben altro! Solo per spese militari e armi, ogni
giorno, vengono bruciati 80-100 milioni di €.
La nuova portaerei ‘Trieste’ da un miliardo e 100 milioni di €, equivale a due policlinici da
2.000 posti l’uno. Il nostro paese, si è impegnato ad acquistare, anni or sono, 90
cacciabombardieri F-35 per un costo di 14 miliardi di €.
Con 185 milioni, il costo di un cacciabombardiere F-35, si finanziano 5.000 impianti di
ventilazione assistita, ovvero il cuore di 5.000 unità di Terapia.
4 ospedali della Regione Toscana: Lucca, Massa, Pistoia e Prato, per un totale di oltre
1.700 posti letto, 52 sale operatorie, 21 sale travaglio, 72 posti osservazione breve
intensiva, 134 posti dialisi, 14 sale parto, sono costati 419.499.751,85 €. Poco più
dell’equivalente di 2 cacciabombardieri F-35, e meno di mezza portaerei.
Un cacciabombardiere costa come un ospedale da 1.000 posti. Se oggi vi fossero 54
policlinici in più, anziché 90 bombardieri F-35 e una terza portaerei, quanti posti di lavoro,
quanta sanità, salute, sicurezze e cure in più?
Quanti addetti lavorano attorno ad un aereo da guerra e quanto personale per un
ospedale da 1.000 posti?
Il paese avrebbe affrontato l’emergenza ‘coronavirus’ ben diversamente. Ogni 4 giorni in
nome della guerra viene bruciato l’equivalente di un policlinico di ultima generazione.
Aberrante.
Corrispondenza dalla Toscana