La Commissione Marittima Federale (FMC) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine sul presunto rifiuto della Spagna di consentire alle navi mercantili battenti bandiera statunitense di attraccare nei suoi porti. Se queste accuse dovessero essere confermate, la FMC ha avvertito che potrebbe imporre misure disciplinari, anche con multe fino a 2,3 milioni di dollari per viaggio. Nel quadro di questa inchiesta è stato stabilito un periodo di 20 giorni per raccogliere informazioni.
Senza entrare nel merito delle caratteristiche di questa proibizione o delle pressioni bilaterali, denunciamo apertamente l’asservimento del governo spagnolo alle strategie della NATO e alla politica estera degli Stati Uniti. Esigiamo il ritiro della Spagna dalla NATO e la fine dell’uso dei porti, dello spazio aereo e del territorio spagnolo per scopi militari imperialisti.
Condanniamo la retorica ipocrita della “difesa della pace” a fronte della realtà del sostegno, diretto o indiretto, ai conflitti imperialisti; e denunciamo il cosiddetto “sostegno morale” che apparentemente viene dato al popolo palestinese mentre, allo stesso tempo, si mantengono o addirittura si rafforzano i legami con gli aggressori sionisti.
La borghesia statunitense è unita nel sostegno allo Stato israeliano. L’interesse degli imperialisti è l’unico interesse rappresentato nelle decisioni di politica estera di entrambi i principali partiti politici degli Stati Uniti. Mentre la classe operaia è privata dell’assistenza sanitaria, della casa e dell’istruzione, e mentre i salari reali continuano a diminuire di fronte all’inflazione, quasi mille miliardi di dollari vengono spesi ogni anno per l’esercito. Miliardi di dollari vengono incanalati in nuove tecnologie da utilizzare nelle guerre di aggressione imperialiste e per sostenere l’industria bellica, arricchendo i profitti dei produttori di armi.
Nel caso della Spagna, la sua adesione servile ai dettami della NATO e degli Stati Uniti non serve gli interessi dei lavoratori o della maggioranza della popolazione. Le condizioni dell’accordo di adesione alla NATO sono state sistematicamente violate e governo dopo governo sono stati complici e partecipi, attivamente o passivamente, delle aggressioni del blocco imperialista contro i popoli e gli Stati sovrani del mondo. Qualsiasi posizione dell’attuale governo a favore della Palestina sarà solo esteriore finché rimarrà all’interno della struttura che legittima e rende possibile il genocidio perpetrato dai sionisti.
I comunisti di entrambi i nostri paesi sono uniti nella lotta contro la “logica” imperialista che porta al conflitto e alla sofferenza.
Esigiamo la fine immediata di tutte le spedizioni di armi a Israele, la chiusura dei produttori di armi statunitensi e una conclusione immediata dell’indagine FMC degli Stati Uniti senza l’imposizione di multe. L’egemonia imperialista statunitense è in crisi e indagini come questa mostrano un tentativo disperato da parte dell’imperialismo statunitense di aggrapparsi alla sua posizione di superpotenza dominante.
I comunisti degli Stati Uniti e della Spagna sono uniti contro l’imperialismo e il sionismo!
Siamo solidali con la resistenza palestinese!
Lottiamo per la fine delle spese per la guerra e per un futuro in cui queste spese siano centrate su programmi per elevare i lavoratori e far progredire la società verso il socialismo!
25 gennaio 2025
Partito Americano del Lavoro (APL)
Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista)