Elemosine governative

Corrispondenza dalla Toscana
Continuano i bonus del governo Meloni a sostegno delle famiglie italiane più povere. Per fortuna che allo scorso incontro che ha avuto con Confindustria ha dichiarato: “basta con questo costume di gettare i soldi dalla finestra per ottenere consenso facile”!
Il primo “bonus è costituito dalla carta spesa “dedicata a te, 500 euro, una tantum, a famiglia per comprare carne, pesce, pasta, latte, pane, frutta, verdura, caffè ecc.
Non solo è richiesto un’Isee al di sotto dei 15 mila euro, ma anche di avere un nucleo familiare superiore a tre persone, lasciando di fatto fuori tutte quelle famiglie monogenitoriali o con un figlio solo e le tante persone anziane che con la minima non riescono ad arrivare a fine mese. Ma non lo ricevono nemmeno i percettori di qualsiasi misura di inclusione sociale, compresi coloro che sono in cassa integrazione, Naspi ecc. E dato che queste categorie rappresentano la parte più povera della popolazione la carta non è di fatto rivolta a chi soffre di più la miseria che il capitalismo garantisce in gran quantità.
Ma i bonus non sono finiti qui.
Un altro lo chiamano bonus tredicesima o bonus natalizio, ma puzza tanto di befana fascista. Appena 100 euro, anche questo una tantum, a chi mantiene almeno tre persone con meno di 1.600 euro al mese. Nello specifico copre la platea dei lavoratori dipendenti, con contratto a tempo indeterminato, con figli e che siano regolarmente sposati perché per riceverlo bisogna presentare lo stato civile, escludendo anche da questo chi ne avrebbe maggiormente bisogno.
Meno male che il primo presidente del consiglio donna in Italia ha a cuore gli italiani e soprattutto le mamme italiane, single, come lei! Altrimenti non sapremo spiegarci come si possa concepire un aiuto così discriminante, oltre che umiliante e anticostituzionale.
I politicanti di questa pessima specie, eredi e promoter del fascismo e delle sue porcherie, si considerano come gli unici difensori della famiglia tradizionale, ma al di là dei proclami e di una squallida ed ipocrita demagogia sociale, non muovono un dito per l’occupazione femminile e non fanno nulla per garantire salari e contratti dignitosi ai lavoratori. Però si continuano a regalare armi all’Ucraina e si condonano i grandi evasori, mentre si fa l’elemosina a una piccola parte delle famiglie in difficoltà.
Da Scintilla n. 148, ottobre 2024
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