Enver Hoxha: Rinvigorimento della vita del Partito – Il problema principale

In occasione del 39° anniversario della morte di Enver Hoxha, fondatore del Partito Comunista d’Albania (successivamente Partito del Lavoro d’Albania) e dirigente del processo di costruzione del socialismo in questo paese nelle difficili condizioni di accerchiamento imperialista-revisionista, presentiamo la traduzione di un importante documento inedito in italiano.

L’esperienza compiuta dal Partito guidato da Enver Hoxha dimostra che solo un partito che si basa fermamente sulla scienza del marxismo-leninismo, educato nello spirito dell’internazionalismo proletario, può essere il dirigente del proletariato e delle masse popolari sue alleate, assicurare la vittoria della rivoluzione socialista e l’edificazione della nuova società.

Il documento è una chiara  testimonianza della giusta linea rivoluzionaria seguita dal compagno Enver Hoxha, nonché un contributo all’arricchimento della teoria e della pratica marxista-leninista.

Invitiamo perciò le compagne e i compagni a studiarlo.    

RINVIGORIMENTO DELLA VITA DEL PARTITO – IL PROBLEMA PRINCIPALE

Orientamenti per le organizzazioni di base del Partito

                                                                                                                                 2 Febbraio 1966

I vivaci dibattiti che hanno avuto luogo nel Partito e tra il popolo nel corso della discussione dell’appello del Comitato Centrale del PLA e del Consiglio dei Ministri della RPA,[1] così come la decisione dell’Ufficio Politico del CC del Partito «Sulla lotta contro la burocrazia per uno stile e un metodo di lavoro rivoluzionario»,[2] hanno dimostrato la correttezza di queste decisioni storiche e della maturità del nostro Partito che, al momento opportuno, è stato abile nell’afferrare quell’anello che mira a rivoluzionare ulteriormente tutto il lavoro. Esse sono testimonianza incontestabile di quella forza salutare marxista-leninista che il Partito del Lavoro d’Albania rappresenta.

Con tutta la propria forza i comunisti e l’intero popolo hanno appoggiato il Comitato Centrale e il nostro Partito in questa impresa cruciale. Questa è una nuova testimonianza di quegli stretti legami che esistono tra il Partito e il popolo, di quella fiducia incrollabile che possiedono uno verso l’altro, e dell’elevato patriottismo del nostro eroico popolo.

L’Ufficio Politico considera che oggi il problema principale, per rispondere a questo grande entusiasmo rivoluzionario delle masse per realizzare i compiti più importanti che ci troviamo davanti, è il rafforzamento e il rinvigorimento delle organizzazioni di base del Partito.

LE ORGANIZZAZIONI DI BASE DEL PARTITO DEVONO ASSUMERE LA PIENA DIREZIONE DI OGNI ASPETTO DELLA VITA NEI SETTORI IN CUI OPERANO

Per il Partito al fine di adempiere al proprio ruolo di distaccamento di avanguardia organizzato della classe operaia, come forza ispiratrice e guida dell’intera vita del paese, è essenziale che l’organizzazione di base, in quanto sua solida fondamenta, giochi pienamente il suo ruolo nell’azienda, nella cooperativa, nel villaggio, nel distaccamento militare, nell’amministrazione e in qualunque altro luogo. Ciò significa che il destino dell’azienda, della cooperativa, del distaccamento, ecc., sia nelle mani, non di una persona, ma dell’organizzazione di base come un tutt’uno. A questo fine le seguenti questioni devono essere rese chiare:

  1. – In ciascun collettivo, ciò che determina se l’attività vada senza intoppi è il livello del lavoro ideologico, politico, organizzativo e mobilitatore dell’organizzazione di base del Partito. Senza sottostimare la grandissima importanza che i quadri rivestono per il Partito, non è il segretario, il direttore, il presidente o i comandante ad avere lo specchio del lavoro nella cooperativa, nell’azienda economica, nella scuola, nel distaccamento militare e in qualunque altro luogo, bensì principalmente l’organizzazione di base del Partito. È sempre l’attento lavoro del Partito che ha elevato i nostri quadri dai ranghi delle masse.

Il compito dell’organizzazione di base del Partito non è solo di appoggiare gli ordini del direttore, del presidente o del comandante. È l’organizzazione del Partito che guida tutto il lavoro, che decide cosa deve essere fatto dai comunisti e da tutto il popolo lavoratore per portare avanti il lavoro, quali compiti devono essere adempiuti, come sconfiggere il nemico in guerra, ecc., e sulla base di ciò, ciascun singolo deve svolgere i compiti a esso affidati. Tutti gli organi, le organizzazioni o altri corpi sono leve del Partito. Pertanto essi devono lavorare per mettere in pratica la linea, le decisioni e gli orientamenti corretti del Partito senza la minima deviazione da tutti i requisiti del centralismo democratico dello stato e delle altre organizzazioni delle masse.

Non vi è alcun problema a cui l’organizzazione di base del Partito non sia interessata, ma essa non può svolgere tutto il lavoro per contro proprio. Deve guidare e deve restare in una posizione tale che abbia un’ampia visione di tutto il lavoro. L’organizzazione di base deve lottare contro il settarismo, contro qualsiasi tentativo di monopolizzare l’attività. Il settarismo inibisce l’iniziativa dei quadri e delle masse, indebolisce e fa appassire il Partito. Le organizzazioni di base del Partito devono migliorare continuamente la loro abilità a mettere in moto tutto il necessario affinché i propri membri e le leve e tutto il popolo lavoratore eseguano i propri compiti pienamente col più alto senso di responsabilità.

Mentre si lavora per sviluppare l’iniziativa e per migliorare la responsabilità dei quadri e dei diversi organi, le organizzazioni di base del partito non devono permettere le tendenze localiste o dipartimentaliste, o le manifestazioni della tecnocrazia, che sono altre manifestazioni della pressione burocratica sul Partito.

Non forme rigide, ma lo sviluppo ideologico, politico, organizzativo e tecnico delle organizzazioni di base del Partito deve oggi costituire la principale preoccupazione delle organizzazioni del Partito.

  1. – Deve essere combattuta ogni manifestazione di mancanza di fiducia nelle organizzazioni di base del Partito e della tutela su di esse, ogni metodo di costrizione e di rigida amministrazione che inibisce la loro iniziativa. Anziché ciò, devono esservi assistenza e controllo qualificati che aprano ampi orizzonti per l’attività delle organizzazioni di base dei membri del partito e delle masse lavoratrici. Quei problemi che spetta all’organizzazione di base decidere o risolvere, devono essere lasciati a essa. Particolare attenzione deve essere mostrata all’assistenza delle organizzazioni di base nella campagna, dove i compiti sono più difficili.
  2. a) La dettatura dall’alto delle agende per gli incontri delle organizzazioni di base attraverso varie decisioni, istruzioni e ordini, per esempio, deve essere compiuta l’informazione politica una volta al mese; il problema delle quote deve essere esaminato una volta ogni tre mesi; il problema dell’allevamento del bestiame deve essere analizzato una volta ogni sei mesi, ecc.: questa è una pratica dannosa che deve essere terminata.
  3. b) L’iniziativa e la responsabilità delle organizzazioni di base del Partito devono essere ampiamente sviluppate, specialmente nel lavoro delle analisi e dell’applicazione creativa delle direttive e degli orientamenti del Partito. Le organizzazioni di base del Partito devono intervenire immediatamente quando diverse decisioni, ordini o istruzioni vanno contro la linea del Partito, la sua politica corretta e gli interessi del popolo. Il Partito non ha altri interessi che quelli del popolo, pertanto qualsiasi cosa contraria a questi interessi è allo stesso tempo contraria alla linea del Partito. Durante le discussioni che sono state tenute nel Partito e tra il popolo sulla lotta contro la burocrazia e per il miglioramento del metodo e dello stile del lavoro, è emerso chiaramente che le organizzazioni di base non sono state completamente in guardia contro le distorsioni burocratiche. Questa deve essere una buona lezione. Il centralismo democratico richiede che alziamo la nostra voce fortemente, attraverso i canali di partito, contro qualsiasi distorsione della linea marxista-leninista del nostro Partito.
  4. – Soprattutto, il nostro Partito è il dirigente, l’organizzatore, l’educatore, il consigliere e l’ispiratore delle masse lavoratrici, esso esiste e lotta per difendere i loro interessi. Le organizzazioni di base del Partito e ogni comunista devono rivolgere tutte le proprie attività principali al lavoro pratico per l’educazione e la mobilitazione del popolo, ascoltando e rispettando le sue opinioni. Non deve esserci alcun problema che sia discusso nell’organizzazione di base del Partito in cui l’opinione delle masse, di quelle più interessate nello svolgere i compiti che l’organizzazione di base fissa, non sia enfatizzata. Parimenti, non deve esserci alcuna decisione, compito o orientamento che non risponda all’interesse delle masse e alla soluzione delle loro richieste. Deve diventare regola che a seguito dell’incontro dell’organizzazione di base i lavoratori siano informati sulle questioni che sono di proprio interesse e che gli strumenti e le forme più idonee per lo svolgimento delle decisioni debbano essere trovati assieme ai lavoratori.

Periodicamente, quando occorrono, devono essere tenuti anche incontri aperti dell’organizzazione di base. Devono giocare un ruolo importante nell’educazione e nella mobilitazione del popolo lavoratore e nel rafforzamento dei legami con esso.

L’abilità e la forza delle organizzazioni del Partito, del potere statale popolare e della nostra dittatura del proletariato saranno sempre più migliorate dai loro legami con le masse. Al contrario, ogni azione o posizione che indebolisce questi legami allo stesso tempo indebolisce il nostro Partito e il potere statale. Ogni sostituzione del metodo della convinzione con ordini, dettami e arroganza deve essere severamente condannata. Nessuno può essere convinto attraverso siffatti metodi – alcuni deboli potrebbero essere temporaneamente intimoriti, ma mai il Partito e il popolo.

Il membro del partito deve ingaggiare la lotta di classe basandosi sui principi fondamentali del marxismo-leninismo, sulla corretta linea del Partito, mentre fa affidamento sulle masse. Deve essere capace di distinguere, dopo un’analisi completa, il buono dal cattivo, il pericoloso dal meno pericoloso, usando il metodo più appropriato nel proprio lavoro col popolo.

IL REQUISITO PIÙ IMPORTANTE PER MIGLIORARE IL RUOLO DELL’ORGANIZZAZIONE DI BASE DEL PARTITO È L’ATTIVAZIONE COMPLETA DI TUTTI I COMUNISTI

  1. – Per migliorare il senso di responsabilità e incrementare l’attività di ciascun comunista, dobbiamo eliminare il settarismo e il formalismo che abbiamo nell’attivazione dei comunisti e spostarci verso una ridivisione dei doveri in tutte le organizzazioni di base del Partito. Dobbiamo agire come ci insegna Lenin: assieme ad una solida centralizzazione nell’organizzazione del Partito dobbiamo decentralizzare la responsabilità di ciascun singolo membro del Partito, una decentralizzazione che non è altro che la divisione dei compiti tra i membri del partito. Tale decentralizzazione è una condizione essenziale per il centralismo rivoluzionario.
  2. a) Nessun membro del partito deve essere escluso dall’attività dell’organizzazione di base del Partito. Il comunista non deve essere, in alcun modo, indifferente verso alcun problema del Partito e del popolo. Una visione ristretta del lavoro assegnato, l’interesse personale, gli sforzi per ritagliarsi qualche “angolo confortevole”, sono alieni ai comunisti. Dovunque lavori un comunista, egli deve essere nel ruolo d’avanguardia combattente lottando per applicare la linea del Partito e rispondere del suo lavoro.

Allo stesso tempo, il membro di partito deve essere un eccellente attivista politico e sociale. Da tutte queste caratteristiche, il lavoro volontario sociale è un lavoro puramente comunista. Nessuno che non sia capace di assumere tale compito può essere un membro del partito. Il settarismo che si è mostrato nell’oberare i comunisti di compiti, nella loro divisione in «capaci» e «incapaci» non ha basi, è evidenza della soggettività e della mancanza di abilità dei dirigenti delle organizzazioni di base stesse.

  1. b) La divisione dei compiti tra i membri del Partito non deve essere standardizzata, bensì strettamente collegata con le condizioni del lavoro, con le nuove esigenze.

Oltre alla divisione del lavoro che abbiamo già nelle organizzazioni di base, nelle organizzazioni dei settori e dei loro uffici, i comunisti possono essere anche incaricati singolarmente o in gruppo, in conformità con le loro abilità e qualità, con responsabilità per i problemi che concernono l’organizzazione, per esempio per quanto riguarda la pianificazione, i problemi della finanza, della disciplina, dell’emulazione, del lavoro tecnico, dei risparmi, della raccolta del concime, ecc., ecc.

Parimenti, prima di tutto, i comunisti sono dirigenti politici, pertanto devono essere incaricati a lavorare con una determinata massa di cittadini o lavoratori cosicché nessun uomo o donna lavoratore in città o in campagna sia lasciato senza contatto vivo col Partito, senza che sia nutrito con i suoi insegnamenti. I comunisti incaricati di questo lavoro, così come quelli che sono incaricati di lavorare con i consigli popolari, con le organizzazioni delle masse, ecc., sono responsabili verso l’organizzazione di base del Partito a cui devono regolarmente fare rapporto sui compiti a loro assegnati. Il comunista non deve ridurre il proprio ruolo a vedere semplicemente se questo corso d’educazione stia procedendo o meno, oppure se questa organizzazione delle masse tenga i propri incontri; non ha più diritti degli altri, non può prendere nessuna misura di partito o di stato contro chicchessia, ma è suo dovere verificare che il lavoro di cui è incaricato proceda bene, che il popolo sia educato e che prevalga ovunque un sano spirito di partito.

  1. c) Oltre a ciò, la divisione delle forze del partito non è invariabile. In nessun modo il comunista deve sentirsi in questa o quella posizione fortuitamente, ma deve sentirsi un membro militante di quell’organismo centralizzato del Partito che include tutti gli aspetti della vita del paese.

Le organizzazioni di Partito devono compiere una redistribuzione più corretta dei comunisti, non dove i compiti sono più facili, ma dove sono necessari, sul fronte principale della produzione, cosicché la mano del Partito sia sentita, la sua voce, la sua linea e le sue indicazioni udite ovunque, in tutti i settori, collegamenti e organismi.

  1. d) Gli uffici delle organizzazioni di base del Partito devono diventare veri nuclei organizzativi per l’attivazione dei comunisti. Devono ben organizzare e dividere il lavoro tra i propri membri e, su questa base, assicurare l’attivazione di tutti i membri del Partito e il necessario aiuto e controllo. Questa divisione deve essere applicata anche dai comitati del Partito che possono chiamare i membri degli uffici delle organizzazioni di base del Partito a incontri, seminari, incontri di attivisti, ecc., su determinate questioni.
  2. – Una delle manifestazioni più sgradevoli e dannose della burocrazia e del settarismo che ha indebolito lo spirito militante dei comunisti e delle organizzazioni di base, è il fatto che talora la critica e l’autocritica nel Partito non sono al livello adeguato.

Tali manifestazioni devono essere condannate con la più grande severità. Ogni comunista deve esaminare se stesso in questa direzione e mettersi immediatamente nelle condizioni di usare le armi della critica e dell’autocritica correttamente, senza esitazione o restrizione. Le organizzazioni del Partito sono nidi di rivoluzionari, che devono essere brulicanti di vita vigorosa in cui il comunista deve temprarsi ed educarsi. Il comunista deve esprimere le proprie opinioni liberamente nell’organizzazione, perché in questo modo agisce correttamente, si comporta onestamente verso il Partito, assiste se stesso e i suoi compagni, e quando le sue opinioni non sono giuste, egli sarà corretto.

L’unità d’acciaio dei comunisti è forgiata nell’organizzazione di base, non solo in relazione alla linea generale del Partito, ma anche a tutti i problemi che lì sono sollevati e definiti. Senza lo scontro di opinioni, senza attrarre tutti i membri dell’organizzazione in questa lotta, non vi può essere una singola unità d’acciaio di opinione e di azione. Da questo punto di vista i diritti del membro del partito devono essere difesi come sacri e le organizzazioni di base devono difendere tutti coloro che criticano correttamente e seriamente.

Il rafforzamento delle convinzioni nel Partito è anche un requisito essenziale della disciplina, di quella cosciente disciplina d’acciaio senza cui il Partito non può esistere e non vi può essere alcuna attività e vita per i comunisti. Specialmente nelle condizioni del nostro paese, circondato dai nemici imperialisti e revisionisti, nella condizione dove il Partito è sempre in uno stato di guerra, il continuo rafforzamento e rinvigorimento della disciplina cosciente è una necessità quotidiana che rende il Partito invincibile.

  1. – Gli organi e le organizzazioni del Partito devono dirigere l’attivazione dei comunisti da vicino, insegnandogli come lavorare cosicché possano procedere correttamente sulla via del Partito e siano educati concretamente attraverso la lotta con le difficoltà e le vittorie che sono ottenute. Le organizzazioni del Partito devono educare e temprare i comunisti tramite i problemi che emergono dalla vita, dalla lotta quotidiana e dall’esperienza del Partito e del popolo.

Dev’essere compiuto un lavoro speciale con i comunisti della campagna. Gli orizzonti del lavoro concreto, la conoscenza e l’attività devono essere a loro aperti e la loro iniziativa sviluppata. I comunisti devono usare le proprie menti riguardo qualsiasi cosa, sulle basi della linea del Partito, dei suoi orientamenti e delle decisioni delle organizzazioni di base del Partito. Essi stessi sono tenuti a organizzare il lavoro politico che devono compiere con le masse su ciascun problema nelle forme più congeniali per le proprie condizioni e non devono attendere istruzioni e ordini dall’alto.

Deve essere tenuto bene in mente che impartire solo ordini è la cosa più facile, ma vi sono molti mali intrinseci in ciò. Tra coloro che agiscono in questo modo si è creata l’idea che «siano nati» per comandare gli altri. Ciò dà origine alla presunzione, a un sentimento di superiorità e sviluppa l’arroganza, ognuno dei quali è alieno alla linea del nostro Partito e da condannare.

Questo metodo dannoso crea tra coloro che ricevono ordini e direttive l’abitudine all’emissione di ordini e direttive a loro volta. In tal modo si crea un circolo vizioso marcio, burocratico, fra uno strato che emana ordini e un altro strato che li applica. Deve essere ingaggiata una lotta severa e spietata dalle organizzazioni di base del Partito contro tali visioni e azioni, perché talora iniziano involontariamente, innocentemente, ma se non sono combattute diventano una linea molto dannosa.

Tale metodo di lavoro impedisce popolo di pensare con la sua testa, lo rende inerte, codardo e servile di fronte ai suoi superiori, impedisce ai membri del Partito di usare le loro teste e riflettere profondamente. Come risultato il popolo perde l’iniziativa che è così necessaria, le sue proposte preziose sono disprezzate e in tali casi non si può parlare di critica o autocritica marxista-leninista.

Dobbiamo migliorare la vigilanza dei comunisti, il loro spirito militante, per eliminare le summenzionate manifestazioni aliene non appena emergono. La nostra vigilanza rivoluzionaria non deve essere una formula vuota che si ripete quotidianamente senza alcuno scopo. No! Deve essere sviluppata in tutte le direzioni per difendere tutto ciò che è sano nel Partito e nel nostro paese e smascherare e sradicare ogni male. Questo sarà ottenuto solo dove il lavoro del Partito è svolto su una scala rivoluzionaria di massa, dove i comunisti e il popolo giungono subito all’essenza dei problemi, cioè, sia gli aspetti buoni sia i cattivi, e lavorano, pensano e lottano sulla base della linea del Partito come propri genuini combattenti. Nessun membro del partito deve mai dimenticare questo.

  1. – Dobbiamo mettere pienamente in pratica il ben noto insegnamento del Partito di rendere le organizzazioni di base i centri più importanti d’educazione e rinvigorimento dei comunisti. L’educazione dei comunisti è in primo luogo compito delle organizzazioni di base del Partito; sono i luoghi dove il legame della teoria con la pratica è meglio incarnato. In questo modo, quel formalismo e quel dogmatismo che abbiamo nel nostro lavoro politico-ideologico saranno combattuti più efficacemente.

Dobbiamo esaminare tutti i problemi che discutiamo e ogni misura che prendiamo dal punto di vista della linea generale del Partito, dobbiamo sempre analizzare il loro contenuto ideologico e politico e in questo modo rivelare le loro radici. Dobbiamo sempre procedere solo dalle corrette posizioni di principio, dall’interesse generale, dal grande obiettivo del nostro Partito: la costruzione del socialismo e del comunismo, la difesa delle vittorie del nostro popolo, la difesa della Patria socialista.

Ogniqualvolta è considerato necessario, devono essere discussi in riunioni delle organizzazioni di base del Partito i problemi che hanno a che fare con l’educazione e il rinvigorimento dei comunisti, col loro ruolo d’avanguardia, strettamente collegati con la vita delle organizzazioni e dei comunisti.

DOBBIAMO COMBATTERE L’ANGUSTO CONCETTO SETTARIO DELLE FORME DELLA STRUTTURA DEL PARTITO E LA STERILE FORMALITÀ UFFICIALE NEGLI INCONTRI DELLE ORGANIZZAZIONI DI BASE

Dobbiamo sempre ricordare che le forme e le norme organizzative hanno le loro basi nella vita e dimostrano la propria vitalità nella stessa. Rispondendo alle sue esigenze, devono essere migliorate e, se fosse necessario, modificate. Nessuno può restare fermo nella vita: deve avanzare, altrimenti rimane indietro. Le relazioni reali, insegna V. I. Lenin, non sono qualcosa di inanimato, sono vive e si sviluppano. Le definizioni giuridiche possono corrispondere allo sviluppo progressivo di queste relazioni, ma (se queste definizioni sono errate) possono anche «corrispondere» alla regressione o alla stagnazione.

La vita richiede di rendere le organizzazioni di base del Partito più rispondenti e rapide nella loro struttura e nel loro lavoro, di sbarazzarsi delle forme e dei collegamenti inopportuni e di applicare quelle forme che rafforzano il lavoro del Partito. Ciò è di grande importanza in principio e in pratica

  1. – Dobbiamo combattere duramente per vivificare le organizzazioni di base del Partito. Non la loro forma, ma il loro contenuto deve essere la nostra preoccupazione principale. In questa direzione dobbiamo cambiare completamente il nostro metodo e le nostre necessità. Ciò che determina il contenuto e il successo del lavoro delle organizzazioni di base del Partito non sono né i luoghi d’incontro, la loro vuota solennità, né i rapporti scritti. Il risultato di tenere riunioni deve essere misurato con il loro esame approfondito dei problemi urgenti, con l’attrarre tutti i membri del Partito nella soluzione dei problemi, con l’elaborazione di misure che guidino alla soluzione dei problemi e, finalmente, con la completa applicazione di tali misure. Tutti i membri devono prepararsi seriamente per le riunioni delle organizzazioni di base del Partito. È questo il punto cardine. Il metodo della preparazione e dell’esame dei problemi può essere vario, il rapporto può essere completo in forma scritta o con note, eventualmente solo la proposta delle misure che devono essere prese è presentata, gli incontri fuori programma possono essere tenuti per questioni che non possono attendere, o possono essere sollevate questioni non in agenda per la discussione, può essere esaminata l’implementazione delle decisioni o altre questioni. L’organizzazione di partito deve impostare da sé tali questioni, così come deve impostare il metodo di tenere le riunioni, il modo in cui vengono condotte, ecc. L’elemento importante è il contenuto dell’analisi e specialmente la conclusione. Tre quarti dei procedimenti degli incontri delle organizzazioni di base del Partito devono essere occupati con l’elaborazione, la discussione e il controllo sulle misure che devono essere prese per risolvere i problemi. La decisione deve essere la sintesi di tutti i procedimenti, dell’approfondimento delle opinioni e delle proposte fatte negli incontri.

I procedimenti degli incontri delle organizzazioni di base non devono essere approvati frettolosamente, ma non devono nemmeno essere trascinati inopportunamente. Possono durare mezz’ora o dieci ore. Il tempo richiesto dipende dai problemi, dal modo in cui si presentano, dalla loro preparazione, ecc. Non vi è nulla di più importante delle riunioni di Partito, pertanto non può essere consentita alcuna sottovalutazione.

  1. – I comitati di partito dei distretti, affidandosi sui principi di base, sullo Statuto del Partito, d’ora in avanti devono decidere la struttura delle organizzazioni di base del Partito di propria iniziativa.

L’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PLA considera ciò per ribadire che il ruolo fondamentale nella struttura delle organizzazioni di base del Partito sia sempre l’unità di tutti i membri del Partito che lavorano in un’azienda, in una cooperativa agricola, in un’istituzione, ecc., in una singola organizzazione di base del Partito. Il numero minimo indispensabile per impostare un’organizzazione di base è di tre membri del partito. La riunione generale dell’organizzazione di base è convocata non meno di una volta al mese. Allo stesso tempo, sino al futuro Congresso, fino ai rispettivi emendamenti allo Statuto del Partito, l’Ufficio Politico del Comitato Centrale raccomanda altresì queste misure preliminari:

  1. a) Le organizzazioni del Partito dei settori e dei gruppi devono essere ovunque istituite come un elemento considerato utile, al di là del numero totale dei comunisti nelle organizzazioni di base. In questo caso la preoccupazione principale delle organizzazioni e dei comitati di base del Partito deve essere, non come assicurare il numero necessario di comunisti per formarle, ma come le forze del Partito possono essere organizzate più proficuamente. Devono essere costruite correttamente secondo i settori del lavoro, ovunque i comunisti ingaggiano la lotta più attiva per l’implementazione della linea del Partito, possono essere istituite per più di un’unità di produzione, come per una, due o tre brigate di un villaggio nelle cooperative unite, ecc.

Ovunque lavorino, nel settore, nel distaccamento, nel villaggio, ecc., i comunisti, singolarmente o congiuntamente, hanno la responsabilità di verificare che il lavoro proceda regolarmente. Non importa quanti siano, devono pensare, discutere reciprocamente e lavorare per determinare le proprie posizioni comuni. Allo stesso modo devono attivare gli attivisti che non sono membri del partito, consultarsi con loro e organizzare l’esecuzione di compiti insieme con essi.

L’organizzazione di base del Partito stessa deve avere il diritto di creare organizzazioni di Partito nei settori e nei gruppi del Partito.

  1. b) Nelle grandi organizzazioni, quando ciò è considerato appropriato dal comitato di partito del distretto e dalla sua decisione, alle organizzazioni del Partito nei settori e nei distaccamenti possono essere concessi tutti i diritti di organizzazioni di base del Partito. In questi casi, indipendentemente dalle riunioni per rendere conto e dalle elezioni, la riunione generale dell’organizzazione di base deve essere convocata nel momento e con la frequenza ritenuti necessari.
  2. c) Il segretario, il vicesegretario (più di uno quando necessario) o l’ufficio dell’organizzazione di base sono eletti per condurre tutto il lavoro dell’organizzazione di base del Partito. In tutti i casi l’organizzazione di base del Partito decide questo secondo la necessità e il numero dei membri del Partito. Deve essere combattuto il lavoro burocratico dei segretari e degli uffici. Essi devono stabilire relazioni dirette con i comunisti e i lavoratori. Di norma non devono più esservi segretari a tempo pieno delle organizzazioni di base.

In quei casi ove le organizzazioni di un settore hanno i diritti di un’organizzazione di base del Partito, gli uffici delle organizzazioni di base hanno altresì il diritto di esaminare le decisioni d’ammissione e di espulsione dal Partito. Quando queste sono considerate corrette, sono spedite per l’approvazione degli organi superiori.

  1. d) In casi speciali, quando le aziende o le istituzioni sono veramente disperse, con settori di lavoro estesi e isolati e con un gran numero di comunisti, può essere creata più di un’organizzazione di base del Partito secondo i settori. Questi devono essere collegati direttamente con il comitato di partito del distretto o della regione, ovvero per mezzo di una decisione speciale del Comitato Centrale del Partito per queste organizzazioni, possono essere creati comitati di partito con i diritti del comitato di partito delle regioni o delle zone contadine.
  2. e) Sulla base della Statuto del Partito, nei centri di produzione o altri centri di lavoro dove vi sono meno di tre membri del partito, possono essere istituiti gruppi di Partito e di giovani. Parimenti, dove necessario, possono essere istituiti gruppi di Partito e di sindacati. I membri e i candidati membri del Partito e alcuni membri dell’organizzazione di base dei sindacati devono prendervi parte. Tale gruppo deve essere guidato da un membro di partito eletto dal comitato di partito del distretto, della regione o della zona.

Con questi orientamenti l’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PLA non intende sostituire una serie di forme con altre, o di stabilire una serie di forme e metodi di lavoro pronti per ogni occasione o per qualsiasi cosa che possa sorgere nella pratica. Se dovessimo agire in questo modo, anziché raggiungere il giusto obiettivo e l’ulteriore rinvigorimento della vita del Partito, lo indeboliremmo e lo renderemmo burocratico. Dobbiamo tenere in mente ciò in tutto il nostro lavoro.

Il Partito del Lavoro d’Albania è il partito della rivoluzione. I suoi principi organizzativi e le sue norme non costituiscono uno scopo in sé, ma servono il suo sviluppo rivoluzionario per propiziare la realizzazione dei piani maestosi che progettiamo per il trionfo del socialismo e del comunismo.

Attualmente il compito primario è rafforzare il ruolo dell’avanguardia combattente, migliorare l’entusiasmo rivoluzionario creativo dei comunisti e delle organizzazioni del Partito cosicché guideranno in avanti il grande movimento che ha pervaso tutto il popolo lavoratore, come hanno sempre fatto in passato.

L’Ufficio Politico del Comitato Centrale del PLA ritiene che tali orientamenti serviranno questo grande scopo. Pertanto, solleviamo ancora più in alto il ruolo delle organizzazioni di base come centri militanti del nostro Partito, come nidi per raccogliere veri rivoluzionari, come grandi scuole per temprare i membri.

Il Primo Segretario del Comitato Centrale

                                           del Partito del Lavoro d’Albania

                                                                           Enver Hoxha

Opere, vol. 31

[1] Rilasciata il 23 ottobre 1965 per attirare le masse popolari nella discussione e nel disegno del 4° Piano Quinquennale dello sviluppo dell’economia e della cultura durante il 1966-1970.

[2] L’Ufficio Politico del CC del PLA ha assunto questa decisione il 24 dicembre 1965, richiamando l’attenzione sulla necessità di una lotta più risoluta contro le distorsioni burocratiche negli organi di stato e nel Partito.

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