I sionisti preparano la “soluzione finale”. Scendiamo in piazza contro il genocidio, il riarmo e la repressione!

I sionisti preparano la “soluzione finale”

Scendiamo in piazza contro il genocidio, il riarmo e la repressione!

Dopo due anni e mezzo di guerra di sterminio dei palestinesi, con più di 50 mila morti e 115 mila feriti, migliaia di case distrutte, decine di ospedali distrutti, il governo del boia Netanyahu ha annunciato  un piano di invasione massiccia e occupazione permanente di Gaza, con la deportazione sotto il fuoco delle armi di due milioni di palestinesi, già sottoposti a durissime sofferenze e a una situazione umanitaria disastrosa.

La “soluzione finale” voluta dai nazi-sionisti è resa possibile della criminale politica dei loro protettori e complici, in primo luogo l’imperialismo statunitense, reso più aggressivo dal ritorno di Trump alla Casa Bianca.

Trump e Netanyahu approfittano dei nuovi rapporti di forza (Hamas decapitata, Hezbollah indebolita, la Siria in mano agli islamisti, l’Iran alle corde, gli Houthi yemeniti bombardati…) per sterminare i palestinesi e ridisegnare il Medio Oriente  secondo i loro criminali piani colonialisti ed egemonici. Ecco a cosa serve la “Riviera del Medio Oriente”!

Il silenzio e/o la complicitá della borghesia di tutti i paesi, compreso quella italiana oggi rappresentata da Meloni, li favoriscono nelle loro azioni banditesche e terroristiche.

In questa situazione dobbiamo rafforzare la denuncia e la condanna dei piani imperialisti e sionisti, la mobilitazione di massa, il boicottaggio dello stato sionista, la solidarietà con l’indomabile Resistenza del popolo palestinese che lotta per la sua autodeterminazione.

Va contrastata attivamente la complicità del governo italiano e della falsa opposizione con l’occupante sionista, esigendo la cessazione di ogni accordo di collaborazione e associazione fra Italia e Israele, delle università italiane e israeliane, fra UE e Israele, della vendita di armi a Israele, sostenendo l’isolamento internazionale e la condanna dei sionisti e dei loro crimini, l’immediato cessate il fuoco e la fine dell’assedio di Gaza, il riconoscimento dello stato indipendente di Palestina.

Un’azione che va legata strettamente alla lotta alla politica di guerra e ai piani di riarmo UE e NATO, al varo del decreto-legge “sicurezza” (leggi repressione) con cui il governo Meloni vuole pacificare la retrovia dei fronti di guerra, al caro-vita e all’intensificazione dello sfruttamento.

Per combattere queste politiche guerrafondaie e antioperaie è sempre più necessaria la formazione di un ampio fronte popolare, antimperialista e antifascista, capace di sviluppare una mobilitazione unitaria sul terreno della lotta alla militarizzazione, per la pace, la libertà e il lavoro.

Stiamo entrando in un periodo di conflitti più aspri tra imperialisti e di aperto attacco alla classe operaia e ai popoli.  Nostro dovere in quanto comunisti è promuovere e realizzare l’unità degli operai  dei lavoratori sfruttati, dei settori oppressi, delle forze realmente democratiche e progressiste, per affrontare il momento attuale e portando avanti la storica missione di dirigere la lotta rivoluzionaria per l’emancipazione della classe operaia e la liberazione dei popoli oppressi, nella prospettiva della rivoluzione e del socialismo.

La questione del partito di classe e rivoluzionario, strumento indispensabile per dirigere la classe e i suoi alleati, si presenta oggi in modo più impellente di ieri. A questo compito chiamiamo tutti i sinceri comunisti e gli operai avanzati.

Viva la Resistenza del popolo palestinese!

Con la forza del proletariato e dei popoli oppressi sconfiggeremo l’imperialismo, il sionismo e il fascismo!

7 maggio 2025

Organizzazione per il partito comunista del proletariato

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