Il 1° Maggio e il futuro del Lavoro

Il 1° Maggio si sono svolte in tutti i continenti importanti manifestazioni di piazza, espressione concreta della resistenza, della lotta e della solidarietà internazionale dei lavoratori e dei popoli.
Particolarmente significative le combattive dimostrazioni e contestazioni che si sono svolte in Francia, in Germania, in Grecia, in Turchia, in Argentina, in Cile, così come le grandi marce svolte in numerosi paesi asiatici (India, Pakistan, Bangladesh, Thailandia, Cambogia, Malesia, Filippine, Indonesia, Corea del Sud, Giappone), latinoamericani (Ecuador, Colombia, Bolivia, Brasile) e africani (Tunisia, Marocco, Sudafrica, Nigeria, Benin, Senegal) nonostante i regimi borghesi dispotici e la repressione poliziesca.
Nel nostro paese, oltre alle tradizionali quanto blande manifestazioni organizzate dai capi collaborazionisti dei sindacati confederali, si sono svolte manifestazioni di lotta proletaria in alcune città, come Napoli e Milano.
Al centro delle dimostrazioni del 1° Maggio, che vanno assumendo un carattere sempre più vasto – il proletariato è in crescita a livello mondiale – vi sono state: la questione salariale, la riduzione delle ore di lavoro, i diritti operai, la questione della guerra e della pace, la lotta per un lavoro dignitoso, contro la schiavitù salariale e gli stati di polizia.
Tutte questioni che possono essere risolte una volta per tutte solo con la lotta rivoluzionaria di classe degli sfruttati e degli oppressi, che non conosce confini.
Questo 1° Maggio ha segnato anche un ampliamento della solidarietà di classe con il popolo palestinese, testimoniato dalle tante bandiere palestinesi sventolate a fianco di quelle del movimento operaio e comunista.
Mentre la borghesia imperialista trascina i popoli nella spirale della reazione, del riarmo e della guerra, la tendenza che si va manifestando è quella di un movimento di massa combattivo e dinamico, in sviluppo, animato da operai, donne, giovani, in cui i comunisti pongono l’esigenza di una cosciente ricostituzione della società umana.
Come è stato dichiarato nel Manifesto per il 1° Maggio 2024 lanciato dalla Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML):
“La borghesia internazionale e l’imperialismo, che peggiorano le condizioni di lavoro e di vita, ignorano la giustizia sociale e impongono la guerra ai lavoratori e ai popoli del mondo, intensificano le forze reazionarie per mantenere il loro dominio… la borghesia, i governi imperialisti e collaborazionisti alimentano i reazionari in tutti gli aspetti della vita sociale. Cospirano contro la democrazia borghese e cercano di sostituirla con uno Stato di polizia. Ogni giorno in quasi tutti i paesi vengono promulgate leggi che limitano le libertà…. come la libertà di organizzazione sindacale e politica, le riunioni, gli scioperi e le manifestazioni contro le forze reazionarie e il fascismo.
La borghesia e l’imperialismo non conoscono altra libertà che quella di sfruttare e schiavizzare i lavoratori e le lavoratrici.
Sta a noi unirci e lottare per conquistare le nostre libertà e liberarci dallo sfruttamento e dall’essere appendici delle macchine.
Non abbiamo nulla da perdere se non le nostre catene! Abbiamo un mondo intero da conquistare!”.
Con questo spirito rivoluzionario, di classe e internazionalista, Militanza Comunista Toscana e Piattaforma Comunista, salutando la lotta della classe operaia e degli altri lavoratori sfruttati, hanno sottolineato nel comunicato diffuso il 1° Maggio che: “Occorre riportare al centro dell’impegno politico la lotta del Lavoro contro il Capitale, riprendere con forza la lotta in fabbrica e negli altri luoghi di lavoro, non le passeggiate e i concerti buoni solo a fare il solletico ai capitalisti e ai loro governi.
Per fare ciò è indispensabile un autentico Partito comunista che sappia riprendere la via rivoluzionaria, unendo e mobilitando la classe operaia, realizzando sotto la sua direzione l‘alleanza con le masse che soffrono il dominio del grande capitale, per guidarle nella lotta per l’abbattimento di un sistema sfruttatore e predatorio, per edificare una Repubblica socialista.
Solo con un forte e combattivo Partito della classe operaia, potremo conquistare il potere politico e creare un futuro diverso e migliore!”.
A questo scopo chiamiamo i migliori figli e le migliori figlie del proletariato a unire le loro energie, intelligenze ed esperienze, a cooperare strettamente sulla base dei principi e del programma marxista-leninista, per compiere decisi passi in avanti sulla via dell’organizzazione comunista preparatoria del Partito.
Da Scintilla n. 145 – maggio 2024
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