Il Giubileo della speculazione

Il Giubileo ha reso più grave la crisi abitativa e fatto salire ancora il costo della vita a Roma. I prezzi delle case sono cresciuti oltre il 10% al centro, mentre è aumentata la domanda di affitti brevi e turistici, con canoni aumentati oltre il 20%. Ormai per affittare un appartamento di 35 mq ci vogliono circa 600 euro al mese.

Anche i prezzi di alimenti e ristorazione solo saliti alle stelle.

A far lievitare i prezzi del mercato immobiliare sono state le richieste di speculatori che per accrescere i loro redditi  hanno investito sia nell’acquisto di case da affittare ai turisti, sia di locali per attività legate all’evento del Giubileo.

La richiesta per B&B e affitti a breve termine, è aumentata del 65%. Una percentuale che fa di Roma la città con l’incremento più alto per questa tipologia di locazione.

Con il pretesto del Giubileo, palazzinari e affaristi (tra cui il Vaticano che solo a Roma possiede più di 23 mila fra terreni e fabbricati esentasse e circa il 30% delle strutture ricettive) affittano a caro prezzo appartamenti ai turisti per periodi limitati, evitando di stipulare contratti di locazione a medio o lungo termine.

Se trovare un’abitazione in affitto risulta essere sempre più difficile, anche mantenere la propria stanza nell’anno del Giubileo è molto complicato perché nessuno rinnova più i contratti transitori.

Chi ne paga le conseguenze sono studenti e lavoratori fuori sede che vengono cacciati di casa perché i proprietari preferiscono rinunciare a 1200 euro mensili per affittare a 200 euro a notte in B&B, di cui la grande maggioranza è fuori norma.

Il protrarsi di queste condizioni, in un mercato nelle mani delle varie categorie di parassiti, spingerà inevitabilmente un numero sempre maggiore di famiglie di lavoratori nella miseria.

L’aumento dei provvedimenti esecutivi di sfratto nella Città Metropolitana ne è una prova. Basti pensare che a Roma si continuano a eseguire dai 10 ai 15 sfratti al giorno, soprattutto per morosità incolpevole.  Il sindaco e le altre istituzioni tacciono.

Mentre sempre più proletari rimangono senza casa, le case vuote sono sempre di più. Nel 2021 le case non occupate nel solo Comune di Roma erano oltre 162 mila.  Si tratta di un enorme patrimonio inutilizzato, che potrebbe dare un tetto a oltre 320 mila persone.

Un’altra conseguenza della speculazione è il costante aumento della quota di pendolari costretti a effettuare quotidianamente un duplice spostamento.

Il paradosso è che mentre arriveranno oltre 32 milioni di pellegrini, la Chiesa, il governo Meloni e il Comune si guardano bene dal trovare una sistemazione alle migliaia di famiglie che aspettano da più di dieci anni di ricevere una casa popolare.

Lottiamo uniti contro la speculazione e per difendere il diritto all’abitare!  Nessuna indulgenza per chi ci opprime e ci sfrutta!

Da Scintilla n. 150, gennaio 2025

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