Il governo amico dei boia

Non possiamo non associarci all’ondata di sdegno della parte progressista del paese per la liberazione ed il repentino “rimpatrio” con aereo di Stato del criminale trafficante di esseri umani e torturatore libico Almasri.

Il boia di Mitiga, latitante, era stato inizialmente arrestato dalla polizia di Torino, dopo che si era allegramente e spavaldamente goduto una partita di calcio.

Almasri è un alto funzionario del corrotto governo di Tripoli che, come noto, usa il ricatto dell’invio di barconi stracarichi di migranti per ottenere armi, fondi, sostegni, prebende. E nel frattempo trattiene gli stessi in lager ove sono sottoposti a massacri, stupri e torture di cui Almasri è direttamente responsabile.

Per l’imperialismo italiano, che gioca la sua rischiosa battaglia nella contesa mondiale, seppur in condizioni di debolezza, Tripoli è un prezioso alleato per il contenimento, in quell’area geografica, dei suoi rivali e per gli infami accordi di esternalizzazione delle frontiere che servono a bloccare i migranti in Africa, o fare del Mediterraneo la loro tomba. Di qui il rapido “rimpatrio” del boia, che avrebbe potuto svelare criminali complicità con i politicanti italiani.

La classe dominante, che lotta per la sopravvivenza del sistema capitalista-imperialista, calpesta ogni valore democratico, ogni diritto umano, ogni principio nazionale, in base ai tornaconti economici e ai suoi disegni reazionari e guerrafondai.

Ogni scrupolo legalitario viene seppellito dietro le “ragioni di Stato”, andando contro convenzioni, trattati e sentenze, per sostenere e proteggere criminali del calibro di Almasri e Netanyahu.

Se serve la reazione più nera per intensificare lo sfruttamento, l’adotta sdoganando l’ideologia fascista e nazista, promuovendone i suoi rigurgiti organizzati al rango amministrativo e governativo, varando misure draconiane come quelle contenuta nel Ddl 1660 che punisce con la galera chi protesta per il diritto al lavoro, alla casa, a un ambiente pulito, mentre si liberano criminali assassini.

In questo modo la borghesia e il suo governo di estrema destra svelano il loro vero volto, perdono consensi e si indeboliscono sempre più.

E’ compito dei comunisti e dei sinceri democratici la denuncia e la mobilitazione di massa contro la deriva autoritaria e la fascistizzazione, rinnovando importanti tradizioni di lotta. Anche in considerazione che gli epigoni dell’ultraliberismo europeo con le loro istituzioni complici, nell’ignavia dei partiti di “sinistra”, hanno votato per l’equiparazione tra falce ed il martello, simbolo del movimento operaio, e la svastica nazista. Il velo è definitivamente caduto.

Di estrema attualità l’indicazione di Stalin sulla necessità di risollevare la bandiera delle libertà democratiche gettata a mare dalla borghesia per mettersi alla testa della lotta del proletariato e dei popoli oppressi e cacciare dal potere questa classe al tramonto.

Gennaio 2025

Militanza Comunista Toscana

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

 

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