Le bombe nucleari in Italia e i crescenti rischi per la popolazione

Corr.

L’imperialismo italiano, uscito sconfitto dalla seconda guerra mondiale, non è riuscito a dotarsi di un proprio arsenale nucleare, autonomo o in collaborazione con altre potenze europee, e fin dagli anni ’50 dello scorso secolo ospita armi nucleari dell’imperialismo USA, che in caso di guerra dovevano essere usate contro l’Unione Sovietica e i paesi del blocco orientale (Cossiga disse che gli obiettivi dei bombardieri italiani erano Praga e Budapest).

Oggi queste armi di distruzione di massa sono pronte per essere usate contro la Russia imperialista.

Nel nostro paese, che si sappia, ci sono due basi militari dove sono collocati gli ordigni nucleari statunitensi: gli aeroporti di Ghedi (Bs) e di Aviano (Pn). Nei caveau nucleari delle due basi possono essere custodite 116 bombe (72 ad Aviano e 44 a Ghedi).

A Ghedi si realizza la ”condivisione nucleare della Nato”. L’aeronautica militare italiana mette a disposizione i vettori, cacciabombardieri Tornado IDS del 6º Stormo Alfredo Fusco e F-35, mentre i nordamericani mantengono la custodia e il controllo assoluto delle armi nucleari presenti.

Ad Aviano, ci sono le B-61, vale a dire bombe nucleari di fabbricazione USA per l’impiego tattico e strategico da cacciabombardieri sempre USA (ad es. gli F-16 CG Fighting Falcon facenti parte del 31st Fighter Wing statunitense). Hanno un potenziale regolabile fino ai 45-60 chilotoni.

Ad Aviano gli statunitensi godono di totale autonomia, mentre a Ghedi ci sono regole militari condivise tra gli alleati NATO.

In questi mesi gli Stati Uniti stanno inviando in cinque paesi NATO dotati di testate nucleari (Belgio, Olanda, Germania, Turchia e Italia) il nuovo modello di arma atomica B61-12 che sostituisce la “vecchia” B-61. Non si tratta di un rimpiazzo, ma di un vero e proprio “avanzamento” tecnologico che giunge in un momento di grande tensione internazionale, aumentando il rischio di escalation.

La B61-12 è stata realizzata per essere trasportata da bombardieri appositamente equipaggiati e possiede un potenziale esplosivo compreso tra gli 0,5 chilotoni e i 50 chilotoni. Quest’arma atomica ha una capacità di penetrazione che aumenta drasticamente la capacità distruttiva contro obiettivi sotterranei, fino a una potenza distruttiva pari a 83 volte la bomba che cancellò Hiroshima. Inoltre, la bomba infatti è equipaggiata con un nuovo sistema di “coda guidata” sviluppato dalla Boeing (terzo monopolio militare al mondo) che aumenta drasticamente la sua manovrabilità e precisione.

Gli sviluppi tecnologici in campo militare rafforzano l’aggressività degli imperialisti che ormai minacciano apertamente di trasformare qualsiasi conflitto in guerra nucleare.

Con la guerra imperialista in Ucraina e il rischio di escalation nucleare, determinato anche dalla produzione e installazione di queste nuove armi di distruzione di massa (basta il lancio di un ordigno tattico per dar inizio a una scalata incontrollabile), le basi di Ghedi e Aviano sono entrate nello stato di massima allerta.

La borghesia italiana, dopo aver scelto di far parte della NATO per combattere il movimento comunista e operaio, dopo aver ospitato sul nostro territorio depositi di armi nucleari gestite dagli USA, ha deciso di trascinare il nostro paese nella guerra al carro degli USA e contro la Russia.

I pericoli per le masse popolari del nostro paese sono enormi in caso di attacco nucleare e ritorsioni. Il rischio è cresciuto negli ultimi mesi, i briganti imperialisti ormai minacciano sempre più spesso di ricorrere alle armi atomiche.

La stragrande maggioranza del popolo italiano ripudia la guerra, vuole eliminare le bombe atomiche ed è contraria all’invio di armi all’Ucraina. Occorre comprendere che l’origine delle guerre ingiuste e di rapina, è nel capitalismo stesso, che per eliminare queste guerre bisogna abbattere il moribondo, ma pur sempre criminale, sistema capitalistico.

Lottiamo in massa per cacciare dal potere tutti i guerrafondai, per un mondo libero dalle armi nucleari! Rilanciamo la lotta antimperialista contro l’aumento delle spese militari, per la pace e contro la guerra, per la dissoluzione dei patti militari bellicisti come la NATO, per la chiusura delle basi USA e NATO, per un mondo libero dalle armi nucleari.

 Da Scintilla n. 134, maggio 2023

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