Manifesto del Primo Maggio 2025

Rafforzare l’unità della classe operaia e dei popoli, lottare per porre fine al regime di sfruttamento

Nel contesto di un mondo caratterizzato dall’acuirsi delle contraddizioni inter-imperialiste e dall’aumento della lotta della classe operaia e dei popoli contro il dominio della borghesia e dell’imperialismo, i lavoratori di tutto il mondo si preparano a commemorare il Primo Maggio, giornata in cui si esprime la lotta del proletariato internazionale per le sue rivendicazioni e i suoi diritti, per conquistare la sua emancipazione sociale.

L’imperialismo statunitense ha lanciato i primi dardi di una nuova guerra commerciale, che avrà gravi conseguenze negative sulla crescita dell’economia mondiale. È opinione comune che la politica tariffaria applicata da Donald Trump provocherà un processo recessivo; organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno aggiornato al ribasso le previsioni di crescita dell’economia mondiale nel 2025. Il mondo è rimasto scioccato, non senza ragione, dal crollo dei mercati azionari negli Stati Uniti, in Europa, in Asia e in America Latina nei giorni successivi al 2 aprile, data in cui Trump ha annunciato i nuovi dazi; i grandi monopoli internazionali hanno “perso” milioni di dollari a causa del crollo delle loro azioni, somme che sono state recuperate successivamente.

Tuttavia, la cosa più grave è che in tempi di recessione e di crisi economica sono i lavoratori a essere i più colpiti, perché le aziende chiudono, i posti di lavoro vengono soppressi, l’inflazione aumenta e il potere d’acquisto dei salari si riduce, i bilanci statali vengono tagliati e riorientati, si cercano meccanismi per intensificare lo sfruttamento dei lavoratori e massimizzare i profitti della borghesia, alla quale vengono concessi incentivi e diminuzione delle tasse. In breve, sono le masse popolari a sopportare il peso delle conseguenze della crisi. Questa è la logica del capitalismo.

La politica internazionale del capo dell’imperialismo statunitense cerca di recuperare le posizioni perdute negli ultimi anni nella sua condizione di potenza egemonica, per questo ha come principale bersaglio d’attacco la Cina, unica potenza capitalista-imperialista che, in questo momento, si è proposta di contendere tale egemonia, e lo sta facendo con successo. Il discorso minaccioso di Trump contro coloro che si “ribellano” alla sua politica tariffaria viene ora utilizzato anche da Xi Jinping contro i paesi che firmano con gli USA accordi commerciali che danneggiano la Cina.

Le tensioni crescono sulla scena internazionale e il rischio che la guerra commerciale degeneri in altri scontri, anche militari, è presente. L’interesse di Trump a chiudere il capitolo della guerra in Ucraina non deriva da alcun interesse a promuovere la pace. La vocazione militarista di Trump e della cricca al potere alla Casa Bianca è evidente nelle minacce di inviare truppe nel Canale di Panama per ottenerne il controllo, nell’annuncio di conquistare la Groenlandia, nel sostegno economico e militare al regime sionista israeliano che sta massacrando il popolo palestinese, nei bombardamenti lanciati sullo Yemen, per citare alcuni casi.

Attualmente stiamo assistendo alla crescita di forze politiche di destra conservatrici, reazionarie, filofasciste e fasciste. La presenza di Trump alla presidenza degli Stati Uniti incoraggia questi settori sulla scena internazionale. Non sono gli unici nemici dei lavoratori e dei popoli, la borghesia internazionale ha anche altri strumenti di inganno: la socialdemocrazia, il progressismo e l’opportunismo. Dobbiamo affrontarli, come condizione indispensabile per avanzare nell’organizzazione delle nostre forze con indipendenza di classe.

Dalla Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti, CIPOML, facciamo appello ai lavoratori di tutto il mondo, ai giovani e alle donne dei settori popolari, ai popoli e alle nazionalità oppresse, per il rafforzamento dell’unità degli sfruttati e degli oppressi, delle loro organizzazioni sociali e politiche per affrontare la borghesia e l’imperialismo, per elevare la lotta per le proprie rivendicazioni e diritti, per dirigere le nostre lotte verso il trionfo della rivoluzione sociale del proletariato e la costruzione del socialismo e del comunismo.

Viva il Primo Maggio, giornata internazionale dell’unità, della solidarietà e della lotta della classe operaia!

Solidarietà con il popolo palestinese che affronta il genocidio del sionismo israeliano!

Con il marxismo-leninismo, per la rivoluzione e il socialismo!

Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML)

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