No all’occupazione di Gaza! Solidarietà e sostegno al popolo palestinese! Condanniamo la complicità dei governi europei nella guerra genocida!

Dichiarazione scaturita dalla riunione di Partiti e Organizzazioni europei della CIPOML

Dopo un anno e mezzo di guerra genocida contro i palestinesi, con oltre 52.000 morti e 119.000 feriti, migliaia di case e decine di ospedali distrutti, il governo del criminale di guerra Netanyahu ha annunciato un piano per un’invasione massiccia e un’occupazione permanente di Gaza, con la deportazione o la morte di due milioni di palestinesi sotto attacco.

Questo pian dimostra che la narrativa dell'”autodifesa” è stata una menzogna del governo israeliano fin dall’inizio. Ma anche in Israele i registrano proteste e obiezioni di coscienza da parte dei soldati.

Israele non agisce da sola

I piani di Israele sono resi possibili dalla politica dei suoi protettori e complici, in primo luogo l’imperialismo statunitense, reso più aggressivo dal ritorno di Trump alla Casa Bianca.

Netanyahu e Trump approfittano dei nuovi equilibri di forza instaurati in Medio Oriente per infliggere un colpo fatale alla lotta palestinese e ridisegnare questa regione strategica secondo i loro piani imperialisti.

Condanniamo l’escalation della guerra in Libano e Siria da parte di Israele, che prende di mira anche l’Iran. Si tratta di uno sviluppo pericoloso che alimenta l’instabilità e la guerra in tutta la regione.

Il piano di occupare Gaza è favorito anche dal silenzio, dalla complicità e dal sostegno delle classi dirigenti dei paesi europei. Ad esempio, tra gennaio e marzo 2025, la Germania ha approvato forniture di armi per un valore di 24,46 milioni di euro, il triplo rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso.

Basta con il sostegno all’aggressione israeliana

I lavoratori e i popoli rifiutano il genocidio e il piano sionista, continuando a mostrare solidarietà al popolo palestinese. Le manifestazioni non si sono mai fermate e la bandiera palestinese sventola in tutte le città del mondo!

I lavoratori nei porti si rifiutano di caricare navi con armi destinate a Israele; continuano le mobilitazioni contro la presenza dei monopoli militari israeliani in diverse fiere; si susseguono azioni, come proteste e boicottaggi, contro i legami tra i monopoli e Israele, in alcuni casi con la partecipazione dei sindacati.

In questa situazione dobbiamo rafforzare la solidarietà e il sostegno alla resistenza del popolo palestinese che lotta per la propria autodeterminazione, nonché denunciare e condannare i piani aggressivi e guerrafondai di imperialisti e sionisti.

Chiamiamo alla mobilitazione unitaria di massa contro l’aggressione sionista-imperialista, esigendo un cessate il fuoco immediato e la fine del genocidio del popolo palestinese, il ritiro completo dalla striscia di Gaza e la cessazione del suo assedio al fine di fornire aiuti umanitari alla popolazione stremata, la ricostruzione e il ritorno della popolazione alle proprie case.

Condanniamo il sostegno degli Stati Uniti e dell’UE: la loro collaborazione con Israele in tutti i campi deve cessare! Il trattato UE-Israele deve essere annullato, così come la collaborazione bellica e accademica!

È inoltre assolutamente necessario denunciare la cooperazione del settore militar-industriale con Israele, sostenere l’isolamento e la condanna internazionale dei sionisti, mettere in discussione la presenza del sionismo in ogni evento e denunciare la criminalizzazione della solidarietà con la Palestina, con tentativi di smantellare collettivi come “Urgenza per la Palestina” in Francia.

È assolutamente necessario esigere il riconoscimento dello Stato indipendente di Palestina.

Niente armi, niente denaro, niente treni, niente navi per sostenere la guerra criminale contro il popolo palestinese! Giù le mani da Gaza!

Dobbiamo scendere in piazza!

Queste azioni di massa e coordinate devono essere strettamente legata alla lotta contro la politica di guerra, i piani di riarmo e la militarizzazione voluti dalla UE e dalla NATO, contro la politica di “sicurezza” e la repressione con cui i governi borghesi mirano a controllare le retrovie dei fronti di guerra.

Devono inoltre essere legate alla lotta per difendere gli interessi vitali della classe operaia e delle masse lavoratrici, per un lavoro dignitoso e salari più alti, per la pace e la libertà.

Stiamo entrando in un periodo di conflitti più aspri tra gli imperialisti e di aggressioni aperte alla classe operaia e ai popoli oppressi.

Oggi più che mai abbiamo bisogno dell’unità dei lavoratori, degli strati oppressi, delle forze sinceramente democratiche e progressiste, di tutti gli amanti della pace, per lottare contro i guerrafondai e portare avanti la missione storica dell’emancipazione della classe operaia e della liberazione dei popoli oppressi.

Viva la Resistenza del popolo palestinese!

La difesa del popolo palestinese è la nostra stessa difesa!

Con la forza del proletariato e dei popoli oppressi sconfiggeremo l’imperialismo, il sionismo e il fascismo!

15 maggio 2025 (77° anniversario della Nakba)

Partito Comunista degli Operai – Danimarca

Partito Comunista degli Operai di Francia

Organizzazione per la costruzione di un Partito Comunista degli Operai di Germania (Arbeit Zukunft)

Organizzazione per il partito comunista del proletariato – Italia

Organizzazione marxista-leninista Revolusjon – Norvegia

Piattaforma Comunista (M-L) – Norvegia

Partito Comunista di Spagna (marxista-leninista)

Partito del Lavoro (EMEP) – Turchia

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