Opporsi frontalmente ai rigurgiti fascisti

Su Scintilla di gennaio scrivevamo della differenza tra un governo di destra ed un governo di estrema destra.
Tra l’indulgere al fascismo sminuendo i suoi crimini storici e/o tollerando la ripresa di formazioni neofasciste e il suo favorirlo apertamente, c’è differenza.
Lo hanno provato gli studenti di Firenze aggrediti da formazioni contigue a FdI, che utilizzano persino le stesse sedi, come Azione Studentesca.
Ciò è già grave di per sé. Ma ancora più grave è che il governo non abbia condannato le aggressioni e i pestaggi declassando tutto a “risse” in cui sarebbero degenerare “discussioni tra studenti di opposta fede politica”.
Malgrado la temperie internazionale non aiuti, soprattutto in Europa, dove imperversa, come sfondo ideologico al conflitto ucraino – ma il fenomeno è iniziato ben prima – un aperto revisionismo storico con l’equiparazione di fascismo e comunismo, con la tolleranza all’erezione di monumenti a criminali nazisti in alcuni paesi, con l’esaltazione degli attuali nazisti ucraini fatti passare per “eroici combattenti per la libertà”, con l’occultamento del clima di terrore a cui in quel paese sono sottoposte le forze democratiche e comuniste che si oppongono alla guerra, ebbene, ciò malgrado, la reazione degli studenti e degli antifascisti di Firenze, con cortei a cui hanno partecipato in migliaia, è un fatto politico rilevante e salutare.
L’ormai famosa circolare agli studenti di una dirigente scolastica, malgrado la sua forma prudente ed allusiva, è stata sufficiente per scatenare il ministro della P.I., il leghista Valditara, che ha minacciato provvedimenti disciplinari, sostenuto dall’intero governo.
Ma l’immediata ondata di solidarietà, con la presa di posizione solidale di moltissimi insegnanti, e la risposta di massa degli studenti scesi in piazza a Firenze e altrove, ha indotto Valditara a più miti consigli.
Contro il risorgente squadrismo è necessario riprendere ed estendere la mobilitazione su tutto il territorio nazionale, chiarendo il carattere di classe del fascismo, nascosto da riformisti e opportunisti.
Sul piano generale il fascismo è un prodotto dei settori più reazionari e guerrafondai del capitale finanziario.
In Italia, paese in crisi economica, sociale e morale, con un calo di consenso senza precedenti verso la classe politica borghese, il fascismo è un’arma per frenare e combattere la ripresa del movimento operaio, per diffondere lo sciovinismo, che ora può essere usata apertamente, come nei momenti più bui della nostra storia.
Quest’arma va spezzata da subito, assieme alle misure reazionarie della borghesia che favoriscono il suo utilizzo.
Con gli studenti in lotta contro il fascismo! Via il ministro Valditara! Costruire il fronte unito antifascista-antimperialista!
Da Scintilla n. 132, marzo 2023
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