Sosteniamo la lotta del popolo dello Sri Lanka

Il vicolo economico e politico senza uscita del sistema capitalista-imperialista è avvertito su scala mondiale. L’inflazione, la disoccupazione e il costo della vita stanno aumentando in tutti i paesi. Ma in aumento sono anche il
malcontento, le dimostrazioni di massa e le proteste degli operai e dei lavoratori colpiti dalla povertà, le cui condizioni di vita e di lavoro vanno peggiorando senza soste. Quasi ogni giorno ci sono notizie di riunioni, proteste, scioperi e sollevazioni di masse operaie e lavoratrici da un paese all’altro.
Mentre le proteste dei popoli indigeni, degli operai e dei lavoratori dell’Ecuador stanno ancora proseguendo, il popolo dello Sri Lanka ha preso d’assalto il palazzo del Presidente e del Primo Ministro.
Lo Sri Lanka è stato portato al punto del fallimento dall’avidità di profitto dei monopoli, dai collaboratori dell’imperialismo, dalle politiche neoliberiste e dalla corruzione dell’affaristica casta politica dominante. La disoccupazione e i prezzi sono saliti alle stelle. Le merci di base non possono essere importate a causa della mancanza di valuta straniera. Da tempo vi sono tagli al potere di acquisto. Le scuole sono state chiuse. Il debito estero è diventato insostenibile.
Il popolo è sceso in piazza da marzo e infine ha occupato il palazzo presidenziale, esigendo le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa. Questi ha abbandonato il paese in cerca di un rifugio. In seguito ha comunicato le sue dimissioni. L’essere divenuto un “eroe” per aver soppresso sanguinosamente la resistenza del popolo Tamil, esasperando il nazionalismo, non è stato sufficiente a salvare la sua presidenza. Il primo ministro Ranil Wickremesinghe, che ora sta agendo come suo delegato, ha dichiarato lo stato di emergenza e chiesto a militari e polizia di fermare le dimostrazioni. Il popolo da parte sua ha continuato a manifestare chiedendo anche le sue dimissioni.
Il popolo dello Sri Lanka e i dirigenti della sollevazione hanno un’importante responsabilità in questa fase. Come in sollevazioni simili hanno la necessità di insistere sull’autodeterminazione e non cedere le loro conquiste alle diverse cricche della borghesia. Il popolo deve riuscire a far emergere dall’interno del suo stesso movimento gli organi di potere che saranno la base della sua sovranità.
La condivisione del potere con le differenti cricche della borghesia, le trappole del governo ad interim, le promesse elettorali volte a riformare e perpetuare l’ordine esistente servono solo a estinguere il fuoco dell’insurrezione e assicurare la prosecuzione del vecchio ordine sotto differenti denominazioni.
Coloro che hanno trascinato Sri Lanka in un pantano economico e politico non possono salvare il paese. I programmi che presenteranno come ricette per la “salvezza” serviranno solo a impoverire ulteriormente la popolazione e condannarla alla fame, a consolidare il dominio politico della borghesia.
Gli operai e i lavoratori del mondo stanno con il popolo dello Sri Lanka. Le sue vittorie e la sua esperienza saranno un valore condiviso per noi tutti.
Salutiamo e sosteniamo la lotta del popolo dello Sri Lanka.
Abbasso il neoliberismo e il capitalismo!
Abbasso il dominio tirannico dei collaboratori dell’imperialismo!
Viva la rivoluzione e il socialismo!

Comitato di Coordinamento della Conferenza Internazionale di Partiti e Organizzazioni Marxisti-Leninisti (CIPOML)
Luglio 2022

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