Sovranismo populista e neofascismo

Dalla fine degli anni ’60 i servizi segreti statunitensi hanno avviato una serie di operazioni di infiltrazione e intossicazione ideologica dei movimenti di sinistra; capostipite di questo piano fu l’Operazione Chaos, antesignana della diversione ideologica e delle “nuove” teorie che predicano il superamento dell’antagonismo fra destra e sinistra, fascismo e antifascismo. La memoria di queste sporche trame dovrebbe indurci alla diffidenza e alla vigilanza verso tutte quelle formazioni gruppi, movimenti, partiti che fanno proprie queste tesi.
Oggi vi sono molte forze che si dichiarano di “opposizione”, con tante zone d’ombra e personaggi da cui mantenere le distanze. Cerchiamo di ricostruire la situazione odierna, senza pretesa di esaustività.
A seguito della presentazione alle elezioni della lista Italia Sovrana e Popolare, vi è stato un rimescolamento di carte con la creazione di due blocchi che sembrano in contrapposizione. In particolare, Ancora Italia, movimento nato dalle ceneri di Vox Italia, ha subito una scissione dove i due fondatori storici, Toscano e Fusaro, hanno preso strade diverse e così si è avuta la nascita di Ancora Italia Sovrana e Popolare con a capo Toscano, mentre quel che è rimasto della vecchia Ancora Italia ha nominato una nuova dirigenza.
A partire da ciò tentiamo una sequenza logica.
Un primo blocco è stato formato dall’alleanza fra Ancora Italia Sovrana e Popolare di Toscano, il partito di Rizzo, il Fronte per la Sovranità Popolare nato dalla scissione di Riconquistare l’Italia, Azione Civile, ecc., che hanno dato vita a “Democrazia Sovrana e Popolare”.
Tale compagine presenta un evidente sbandamento a destra, con le fumose teorie di superamento di destra e sinistra recentemente pubblicate dal Fronte per la Sovranità Popolare con il titolo “Contro la destra contro la sinistra alla ricerca di una nuova visione del mondo”, che presenta evidenti tracce di anticomunismo.
Inoltre, si lancia un appello a quella “destra non governativa” capace di superare gli steccati. Ma di quale destra parlano? Dalle ultime mosse di Toscano, con l’intervista concessa a Rainaldo Graziani su Concutelli, dalle collaborazioni con soggetti che si dichiarano apertamente fascisti ed organizzano conferenze con Alemanno, Adinolfi, Murelli, etc. è evidente che l’appello è rivolto agli ex ordinovisti o ai seguaci di Terza Posizione.
Va ricordato che con Italia Sovrana e Popolare è stato candidato il giornalista Borgonovo, già caporedattore di “Libero” nonchè una delle “firme prestigiose” del Primato Nazionale, testata di Casapound: un altro di quei personaggi che hanno “superato il concetto di destra e sinistra” mantenendo intatto il proprio anticomunismo viscerale.
L’altra componente si è invece coalizzata attorno ad Ancora Italia per la sovranità democratica, ai gruppetti legati a Pasquinelli come Riconquistare l’Italia e M-48.
Ricordiamo che in passato questi soggetti hanno assunto posizioni provocatorie, invitando ai campi “antimperialisti” personaggi appartenenti al mondo dell’estrema destra e fascista; il lupo trozkista perde il pelo, ma non il vizio.
Ancora Italia per la sovranità democratica ha nella sua direzione personaggi che non nascondono le loro simpatie e provenienza fascista, oltre a quelli che si possono definire tradizionalisti cattolici, dato che appoggiano le visioni integraliste di Ratzinger e si dichiarano fortemente critici verso l’odierna chiesa cattolica, rimpiangendo la messa in latino, ecc.
Non dimentichiamo il blogger influencer Brandi che dapprima curò la campagna elettorale di Virginia Raggi e la comunicazione del gruppo M5S alla Camera e recentemente ha creato il suo partito con spiccate tendenze sovraniste e di destra, Pro Italia.
In definitiva, dentro questa galassia rileviamo un panorama con molte ombre e numerosi legami con un’area di estrema destra ben definita, ossia quella che ha fatto sue le bandiere del superamento di destra e sinistra e richiama le idee di Terza Posizione. Un’area che si rifà al “comunitarismo”, ma che alla prova dei fatti ha sempre manifestato il suo anticomunismo.
Situazione simile in altri gruppi, dove sovente i vari leader provengono dal mondo della Lega e possiamo inquadrarli nell’ambito della piccola e media borghesia, dato che le loro rivendicazioni esprimono le esigenze di questi strati.
In entrambi gli schieramenti, questi camaleonti non dichiarano di voler dialogare con il proletario che deluso dai tradimenti di una falsa sinistra ha avuto uno sbandamento a destra.
Qui ci si appella ai terroristi neri o ai loro nipotini che sono dietro le stragi di matrice fascista, che quando si sono rifugiati all’estero sono andati al servizio di dittature fasciste come quelle di Pinochet e Franco collaborando con le loro polizie segrete per assassinare e torturare gli oppositori.
Elementi e organizzazioni che gravitavano attorno a Gladio e che in nome dell’anticomunismo sono stati al servizio di Cia e Nato.
I sovranisti populisti rivolgono i loro strali contro le politiche economiche dell’Unione Europea, del neoliberismo del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale, ma non affermano mai che è il sistema capitalista a dover essere abbattuto.
Le loro sono concezioni piccolo borghesi che aspirano a migliorare il proprio benessere senza voler rovesciare il sistema per edificare il socialismo.
Altro loro cavallo di battaglia è l’appoggio alla Russia imperialista, in un’ottica di antiamericanismo, “multipolarismo” e conservatorismo religioso, vedendo in Putin un paladino della famiglia tradizionale.
Anche in questo caso, non si segue mai un approccio rivoluzionario e di classe, internazionalista, ma solo logiche geopolitiche borghesi, nazionaliste. Per molte di queste organizzazioni la figura di Putin viene vista come un paladino della tradizione ortodossa, un avversario dell’aborto, dei diritti del mondo Lgbt, contro una chiesa cattolica accusata di essere troppo “progressista”.
Altri loro argomenti: naturalmente il tema no-vax e no-green pass, esaltato sulla base dell’irrazionalismo.
E non per ultimo il negazionismo dell’emergenza climatica. Attenzione: non giusto scetticismo verso le soluzioni “green” proposte dal sistema capitalistico, ma vera e propria negazione della realtà obiettiva.
Ricapitolando, abbiamo un’ “opposizione” populista e sovranista che non di rado ha nelle sue file elementi direttivi dichiaratamente fascisti, che hanno legami o manifestano simpatie verso gruppi neofascisti come di Ordine Nuovo, Terza Posizione, Avanguardia Nazionale.
Costoro manifestano concetti e obiettivi piccolo borghesi, senza mai mettere in discussione il sistema capitalistico.
Talvolta si rifanno al cosiddetto comunitarismo, cercando di imbellettarlo e farlo apparire più a “sinistra” grazie ai vaneggiamenti ideologici di Preve e Fusaro, ma che in realtà rimane ancorato alla sua origine di destra.
Spesso appoggiano la Russia dello sciovinista Putin. Inoltre, posizioni negazioniste su covid, vaccini e clima. Quindi compagni, quando ci imbattiamo in soggetti che talvolta si spacciano per “comunisti” e/o “rivoluzionari”, oppure che dichiarano di appartenere alla “vera opposizione” agitando questi temi, poniamoci qualche domanda, andiamo a scavare dietro i gruppi che appaiono come “antisistema”, cerchiamo di capire i legami, cosa si nasconde dietro, quali classi e quali apparati agiscono dietro queste forze.
Chiediamoci come sia possibile che personaggi sbucati dal nulla, o quasi, riescano a mettere su una rete così fitta con decine di canali Telegram e altri social seguiti da decine di migliaia di persone.
Soprattutto in vista del 25 Aprile chiediamoci con chi sono state condivise le piazze in diverse occasioni, a quali tipi di fascisti è stato lasciato spazio e da chi.
E ricordiamoci che se le “rivoluzioni colorate” sono utili per rovesciare i governi invisi all’imperialismo statunitense, in altri casi si possono sostenere falsi movimenti di protesta, utili solo a chi vuole gattopardescamente cambiare tutto per non cambiare nulla.
Da Scintilla n. 133 – aprile 2023
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