Stellantis, monta la protesta operaia

Nel mese di marzo gli operai del gruppo Stellantis sono entrati in stato di agitazione con una serie di scioperi in diversi siti produttivi.
Detonatore della protesta è l’importo del premio di produzione di 630 euro lordi annui, a cui gli operai hanno risposto con proteste e fermate spontanee del lavoro sia nell’orario ordinario, sia nei sabati di straordinario, soprattutto nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.
La protesta ha investito non solo l’azienda, ma anche le sigle sindacali “firmatutto”, Fim, Uilm, Fismic, Ugl, AQCF, per il loro ruolo collaborazionista che ha determinato l’elargizione di un premio di produzione irrisorio in un quadro di costante peggioramento delle condizioni di lavoro, dei salari e di perdita di posti di lavoro e diritti.
A fronte dei forti sacrifici affrontati dagli operai con cassa integrazione, aumento dei ritmi di lavoro e bassi salari questa è la “riconoscenza” dell’azienda e dei suoi valletti!
Questo accade mentre agli azionisti vengono distribuiti dividendi stratosferici, mentre a Tavares come premio per aver diminuito i volumi produttivi sono stati dati 35 milioni di buonuscita, mentre Elkann in parlamento si auto-assolve e vende fantomatici progetti di rilancio, in pratica le stesse menzogne che si sentono da prima di Marchionne.
Piani industriali che non hanno rilanciato proprio nulla, se non il continuo utilizzo della cassa integrazione, il continuo aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro, le rotazioni, gli incidenti sul lavoro e in itinere, i licenziamenti e il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli operai.
Tutto ciò mette chiaramente in luce le contraddizioni insanabili del sistema capitalistico.
Intanto a Mirafiori si è scioperato per il licenziamento di due dipendenti e a Melfi cresce la protesta di operai trattati come robot, spostati di turno e sottoposti alle angherie dei capi.
Sono segnali importanti nella difficile condizione odierna, in cui non c’è nulla di buono per gli operai, in cui si lavora pochi giorni al mese per fare la fame, in cui i padroni e i loro tirapiedi fanno di tutto per impedire e soffocare le lotte.
Perciò gli episodi di protesta e di sciopero vanno fatti conoscere e valorizzati come indicazioni di ripresa della mobilitazione che sono rivolte all’intero proletariato.
La lotta degli operai Stellantis è la lotta di tutti gli operai che non possono contare altro che sulle proprie forze e la propria iniziativa per emanciparsi dalla schiavitù del lavoro salariato. Solo la classe operaia può salvare se stessa!
Agli operai che non piegano la testa e si preparano a nuove battaglie va tutta la nostra solidarietà!
Da Scintilla n. 152, aprile 2025
Categorie
- AMBIENTE (29)
- ANTIFASCISMO (36)
- ATTUALITA' (313)
- CIPOML (99)
- DONNE IN LOTTA (31)
- ECONOMIA (39)
- ELEZIONI (9)
- FONDAZIONE PCdI (17)
- GIOVENTU’ M-L (28)
- INTERNAZIONALE (227)
- LOTTA ALLA GUERRA (98)
- LOTTA PER IL PARTITO (50)
- MEMORIA STORICA (102)
- MOVIMENTO OPERAIO (157)
- PANDEMIA (10)
- POLITICA (146)
- PRIMO MAGGIO (7)
- QUESTIONI TEORICHE (56)
- RIVOLUZIONE D'OTTOBRE (23)
- SALUTE E SICUREZZA (38)
- SCIENZA E FILOSOFIA (5)
- SCINTILLA (31)
- SOCIETA' (38)
- TESTI M-L DIGITALIZZATI (18)